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Arrestati tre rapinatori

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di Redazione #Torino twitter@torinonewsgaia #Cronaca

 

Mercoledì sera, gli agenti della Sezione Antirapina della Squadra Mobile hanno arrestato tre cittadini italiani: V. S., M. M. entrambi pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e A. A., pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e più volte tratto in arresto, che negli anni ‘80 si è reso responsabile anche di omicidio plurimo, e tentato omicidio in danno delle vittime dell’esplosione del palazzo sito in via Tonello quando lo stesso, insieme al fratello e altri, faceva esplodere tale abitazione per tentare una truffa all’assicurazione (era il 21 dicembre 1982, quando l’uomo, con il fratello ed altri complici, fecero crollare a Torino lo stabile di via Tonello 5. l’uomo confessò il delitto dicendo: “Sono stato io, con il mio accendino, ad appiccare il fuoco che ha poi provocato lo scoppio (…) Ci ho messo tutti questi mesi per fare chiarezza dentro di me, ma il peso di sette morti è troppo da sopportare. (…) Quella sera arrivai in via Tonello intorno alle 23 sapevo bene cosa dovevo fare. Avevo fatto un sopralluogo nel pomeriggio precedente. Con il mio accendino diedi fuoco a un liquido infiammabile già versato sotto la porta del retrobottega del minimarket. Poi i miei ricordi sono confusi. Ci fu lo scoppio. Fui scagliato in mezzo al cortile”. Coinvolti nei fatti Pino D’Amuri, suicida che doveva organizzare l’incendio per truffare l’assicurazione. Sarebbe stato lui a versare il liquido infiammabile. L’incendio provocò uno scoppio violentissimo che fece crollare tutto il palazzo. Sotto le macerie i vigili del fuoco recuperarono i corpi di sette vittime e una decina di feriti. Tra gli accusati, vi era anche Eliseo Decubellis, titolare del minimarket assieme a Pino D’ Amuri, che si uccise nel carcere di Cuneo).

Poco prima delle 20 di mercoledì 11 dicembre, i tre entra in un supermercato, visi coperti dei caschi integrali da motociclista, lasciando l’autista e l’auto appena poco lontano dal plesso commerciale individuato per commettere la rapina: un supermercato di Strada Altessano. Perpetrato il reato, però, i rapinatori vengono bloccati, poco dopo, dagli agenti della Squadra Mobile subito intervenuti. Le successive perquisizioni portano al rinvenimento di un revolver cromato Smith & Wesson calibro 357 Magnum con cui gli stessi avevano poco prima perpetrato la rapina, completo di 5 proiettili e pronto a far fuoco. Da accertamenti, è poi emerso che l’arma era stata rubata nel corso di un furto in abitazione in provincia di Torino, nei pressi di Ivrea. I poliziotti recuperano anche la refurtiva della rapina: più di mille euro circa in contanti.

Gli investigatori ritengono che l’arma da fuoco utilizzata ed i caschi indossati possano rappresentare la firma del gruppo su altre rapine commesse recentemente a Torino. Sono, infatti, al vaglio degli inquirenti ulteriori eventi criminosi accomunati dalla medesima pistola e da rapinatori che utilizzavano dei caschi da motociclista.

 

(13 dicembre 2019)

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