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Carmagnola. Le destre vietano il pranzo in piazza e dicono all’ANPI: “Il 25 aprile data divisiva”

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di G.G.

O escono dall’aula come successo a Modena nel momento del voto per togliere la cittadinanza a Mussolini, mica uno qualsiasi, o sconfinano nell’intolleranza e se la prendono con il 25 aprile data in cui i sogni del fascismo tanto caro ai nostalgici andarono definitivamente in frantumi. Così ne deriva che per Fratelli d’Italia e le destra che governano [sic] a Carmagnola il “25 aprile è divisivo” e niente pranzo in piazza.

Poi la Sindaca dice che i giornalisti si sono sbagliati, che lei non ha vietato niente e che si tratta soltanto dell’applicazione rigida delle norme voluta dal nuovo responsabile comunale per gli eventi di Fratelli d’Italia, che impedisce il pranzo in piazza, come avveniva in passato, prima della pandemia, ma in uno spazio privato, messo a disposizione da Casa Frisco. Scrive Repubblica a proposito della questione che è stato “il consigliere comunale a cui è stata affidata la delega alla Consulta, Lorenzo Stella (Fdi)” a decidere che “il pranzo non era opportuno perché fazioso e divisivo”, e ha di fatto ritirato la consulta dall’organizzazione dell’evento”.

Insomma più si proclamano democratici, più esce allo scoperto la loro voglia di governo assoluto e di restaurazione, più si manifestano antifascisti, più l’antifascismo reale a Fratelli d’Italia sembra andare di traverso.

 

(24 aprile 2022)

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