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La tragocommedia chiamata Chiara Appendino continua senza soluzione di continuità e con sprezzo del ridicolo. La Sindaca Quella Brava sta infatti spendendosi per portare a Torino le Atp Finals, il quinto torneo di tennis più prestigioso del mondo. Idea geniale, che garantirà a Torino una certa visibilità in tutto il mondo – trombate le Olimpiadi – ma, c’è un problema.
Proprio come per le Olimpiadi trombate in cassa non c’è un soldo ed Appendino è costretta alla questua bussando alla porta delle imprese che la sua amministrazione ha scelleratamente ignorato salvo rivolgersi a loro quando soldi non ce ne sono più, e nonostante il blocco della Tav. Con quale coraggio Appendino si presenti chiedendo 78 milioni di euro, perché tanto serve, per cinque anni di torneo dal 2021 al 2025 davvero non si capisce. Ma nel dorato mondo del pentaleghismo tutto è possibile, anche che una sindaca come Appendino riesca a bloccare lo sviluppo attraverso il No a tutto e poi pretenda, in nome di un evento sportivo quinquennale, che le imprese aprano i cordoni della borda per 78 milioni di euro.
L’Atp da parte sua ha dato una proroga di quindici giorni per trovare una soluzione. Il presidente della Camera di Commercio, Ilotte, avrebbe manifestato interesse. Perché le incapacità della Sindaca non ricadano una volta di più sulla Città e sul Piemonte.
(23 febbraio 2019)
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