di Redazione, #Ivrea
Comune di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti, TIM e Olivetti hanno siglato un importante accordo per la valorizzazione e fruizione della raccolta di opere d’arte dell’azienda di Ivrea, che verranno messe a disposizione del grande pubblico.
L’intesa consentirà di valorizzare il patrimonio culturale ed artistico della Collezione Olivetti, promuovendo ed attuando nuovi progetti. A breve sarà realizzata una prima mostra negli spazi del Museo Civico P.A. Garda di Ivrea. informa un comunicato, un’ampia descrizione del futuro prossimo venturo, pubblicato sul sito ufficiale Olivetti.
Olivetti ha costituito nell’arco di alcuni decenni, in particolare a partire dal periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale e sino alle soglie del XXI secolo, un patrimonio storico artistico composto da centinaia di opere d’arte (dipinti, sculture, multipli d’arte, litografie e manifesti a tiratura limitata) di grandi artisti e designer del XIX e XX secolo meglio conosciuto come la “Collezione Olivetti” di provenienza diversificata: acquisizioni dall’estero, da gallerie d’arte, da premi letterari e di pittura, da scambi e regali, da opere dedicate, fino ad arrivare ad un vero e proprio rapporto di committenza dell’azienda con decine di artisti e designer, per diversi decenni, attraverso la figura di Giorgio Soavi (1923-2008).
Il risultato di questa straordinaria e duratura attività di acquisizione di opere d’arte nel corso del secolo scorso, ha costruito nel tempo un ricchissimo patrimonio di notevole valore storico-artistico per il nostro Paese, ma anche e soprattutto un modello di “progetto culturale” generato in seno all’impresa, poiché direttamente connesso all’attività svolta dai responsabili e loro collaboratori degli uffici della Direzione Relazioni Culturali, Disegno Industriale e Pubblicità della Società Olivetti, dal 1965 diretta da Renzo Zorzi (1921-2010). Molte delle attività di questa Direzione sono state dedicate a promuovere e sostenere l’arte (non solo quella contemporanea), a valorizzare e divulgare la conoscenza del patrimonio artistico mondiale, ad adoperare e sostenere l’innovazione anche attraverso nuovi linguaggi (nel campo dell’arte e della tecnica), in particolare attraverso quelle forme di espressione della creatività e dell’ingegno che hanno rappresentato con maggiore evidenza il profilo di un’industria e il suo modo di comunicare sé stessa e i suoi prodotti.
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(26 febbraio 2021)
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