di Redazione, #Torino
Nella mattinata odierna, personale della Digos della Questura di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sta eseguendo n.15 misure cautelari (nr.15 obblighi di presentazione alla P.G.) nei riguardi di militanti di Askatasuna e della sua articolazione universitaria “C.U.A.” (C.L. di anni 29, R.A. di anni 29, A.J. di anni 22, B.P.M. di anni 24, D.M. di anni 21, M.D. di anni 28, P.A. di anni 31, A.A. di ani 20, A.M. di anni 22, C.E. di anni 22, G.S. di anni 21, G.I. di anni 24, L.E. di anni 20, M.S.A. di anni 19, R.M. di ani 29) responsabili, a vario titolo, di minaccia ad incaricato di pubblico servizio, violenza privata, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici e violazione di sigilli aggravati.
Per gli stessi episodi sono denunciati in stato di libertà anche altri n.7 aderenti ai predetti sodalizi antagonisti.
In concomitanza con l’esecuzione delle misure è stata anche perquisita e sequestrata, su delega dell’Autorità Giudiziaria di Torino, la nuova aula occupata “Break”.
I fatti fanno seguito agli episodi delittuosi verificatisi il 13 e il 14 febbraio 2020 all’interno del Campus universitario “Einaudi”, quando, in occasione di un volantinaggio sulla tematica delle Foibe effettuato da esponenti del FUAN, una quarantina di antagonisti e studenti avevano circondato i reparti mobili posti a tutela dei giovani del FUAN, mentre una decina di facinorosi si era introdotta all’interno del plesso universitario e, dopo aver aggredito due guardie giurate con calci e spintoni, avevano sfondato la porta di accesso dell’aula “Paolo Borsellino” assegnata ai rappresentanti del FUAN, danneggiandola e occupandola.
Per i citati episodi questa Digos, a seguito di mirate indagini, aveva denunciato nr.33 militanti di Askatasuna, del CUA e dell’area anarchica eseguendo anche nr.21 misure cautelari sequestrando anche la storica aula “C1”.
Nel successivo maggio 2021, la predetta aula è stata più volte rioccupata dai militanti di Askatasuna, previa rimozione dei sigilli, e liberata ogni volta dalla Digos di Torino, fino al 24 maggio, quando è stata invece occupata una diversa aula universitaria denominata “Break”.
(8 ottobre 2021)
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