di G.G.
Dopo dodici mesi vissuti pericolosamente per colpa di Piero Fassino [sic] la Sindaca Appendino si affida a San Giovanni perché dio gliela mandi buona e, dopo “approfondimenti” – perché gli esponenti del M5S “approfondiscono”, pensate un po’ se non lo facessero – la Giunta comunale ha dato il via libera al programma delle manifestazioni per il Patrono del capoluogo piemontese.
Chiara Appendino ha poi comunicato la decisione al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito in Prefettura, dove sono state definite le misure in tema di sicurezza da adottare, in particolare, in piazza Vittorio Veneto e nelle aree circostanti, durante il pomeriggio e la serata del 24 giugno, in occasione dello spettacolo pirotecnico in riva al Po.
Una delle decisioni principe riguarda la durata dei fuochi d’artificio: 32 minuti. E non un secondo di più. Perché la precisione, a casa 5Stelle, è d’obbligo. Speriamo che non abbiano fatto i conti come hanno fatto il bilancio del Comune (“… un aborto amministrativo”) sennò rischiamo di avere tre botti, un petardo e la colpa è di Fassino.
D’obbligo la dichiarazione della Sindaca più Amata dagli Italiani, che è indimenticabile: “Un sindaco (…) ha il dovere di tracciare un percorso” – guardate un po’, “e per questo, insieme alla Giunta, abbiamo deciso che le celebrazioni di San Giovanni si svolgeranno nel modo tradizionale e rappresenteranno per la città un nuovo inizio”. Un nuovo inizio che si spera migliore di quello del giugno di un anno fa. Poi tira in ballo ancora i santi, la buona Appendino, dicendo che San Giovanni “sarà lo spartiacque tra ciò che è stato e ciò che sarà (…) Torino continuerà a vivere suoi eventi, a vivere le proprie piazze, ma lo farà in modo diverso, forte della dura lezione appresa in queste ultime settimane”.
Nel comunicato manco l’Atto di dolore, sarebbe utile informarsi se all’ufficio stampa se lo sono dimenticati o se il tacito mea culpa della sindaca sia stato diretto all’altissimo affidandolo alle sante mani del patrono di Torino in camera caritatis. I francescani del M5S hanno del resto coi santi, ricordate Beppe Grillo francescano, no?, un rapporto privilegiato. Non come noi comuni mortali.
(19 giugno 2017)
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