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“1969-2019: VOGLIAMO LA LUNA” è il titolo della sedicesima edizione del festival Passepartout, che si svolgerà ad Asti dal 2 al 9 giugno. Organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia.
La rassegna mette a confronto l’anno in corso con un anno della storia, nel quale si riconoscano analogie utili a capire il presente e a intuire il futuro, con l’aiuto dei maggiori storici, scienziati, giornalisti e scrittori.
Al centro di questa edizione l’impresa spaziale americana che portò il primo astronauta a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969, realizzando un sogno antico dell’umanità.
Il Festival Passepartout si propone di esplorare ciò che resta di quel sogno, dove ci ha portato e a quali nuove utopie ha dato origine. Ma anche di transitare dalla “mitologia” (quale cultura può trascurare la Luna?) alla “tecnologia” che ci ha consentito di allunare e di passeggiare sul nostro satellite. E di ripercorrere questa conquista in ogni suo aspetto: scientifico, politico, militare, economico. Naturalmente il festival culturale osserverà la Luna attraverso la poesia, la musica, le canzoni, il teatro, l’arte. E attraverso gli occhi di Galileo, di Leonardo Da Vinci.
Un’importante anteprima del festival si terrà mercoledì 15 maggio alle 21 al Teatro Alfieri di Asti con “La notte della luna” a cura della redazione RAI3 Piemonte, durante la quale verranno mostrati rari filmati d’archivio relativi all’allunaggio. Ospite Jas Gawronski, giornalista e corrispondente RAI, oltre che curatore di programmi scientifici di grande successo. Fu corrispondente da Houston durante la missione dell’Apollo 11.
Nato a Vienna da padre Ambasciatore del Governo polacco in Austria e da Luciana Frassati, figlia di Alfredo Frassati fondatore, editore e direttore del quotidiano La Stampa, si laurea in Giurisprudenza all’Università di Roma e inizia a lavorare come corrispondente in Europa dell’Est per il quotidiano Il Giorno e per La Gazzetta dello Sport.
Dal 1962 al ’66 collabora con Enzo Biagi e Sergio Zavoli alla realizzazione di programmi giornalistici per la RAI dal Vietnam, Taiwan, India, Stati Uniti ed Europa dell’Est.
Diventa poi corrispondente della RAI da New York (1966-1977), da Parigi (1977-1979) e da Mosca e Varsavia (1979-1981).
Ha pubblicato numerosi libri tra cui “Primi Piani” (Bompiani, 1989), una raccolta di interviste con alcuni leader mondiali, “Il Mondo di Giovanni Paolo II” (Mondadori, 1994), che contiene la prima intervista concessa da Karol Wojtyla, “Vinti e Vincitori” (Baldini e Castoldi 1999) e “A cena dal Papa e altre storie” (Aragno, 2015).
Ha vinto il Premio Campione per un reportage su Kabul, il Microfono d’Argento per la sua attività televisiva e nel 2015 il Premio Estense di giornalismo, il Premio Capalbio e il premio Biagio Agnes alla carriera.
Sul palco saranno presenti anche alcuni astigiani illustri che all’epoca seguirono l’allunaggio alla televisione e che ci riporteranno i propri ricordi. A moderare il giornalista Tarcisio Mazzeo.
Un’altra anteprima si terrà giovedì 30 maggio alle 21 alla Biblioteca Astense: Franco Rabino terrà l’incontro “Luigi che venne dalla Luna, ovvero come fu che un omino miope divenne Ghirri”.
Nel 1969, come milioni di altre persone, Luigi Ghirri – geometra per caso, fotoamatore atipico, indagatore di mondi per necessità – vide l’immagine della Terra scattata dall’Apollo 11. Comprese che, a 130 anni esatti dalla nascita ufficiale della fotografia, quell’immagine rappresentava un punto di arrivo e un punto di partenza, un necessario nuovo inizio. Quell’immagine conteneva in sé tutte le fotografie possibili, del passato, del presente e del futuro; tutto il visibile si presentava in un unico scatto fotografico. Non restava allora che tornare indietro mettendo alla prova un nuovo sguardo sul già visto, rimettendo tutto in discussione e ricominciando da capo. Fu così che Luigi scese dalla luna, mise un piede leggero sulla terra ed iniziò il cammino che lo avrebbe portato ad essere Ghirri…
Franco Rabino, fotografo professionista e studioso di storia ed estetica della fotografia, alterna il lavoro professionale con l’insegnamento e l’attività di divulgazione attraverso incontri e conferenze. Dal 2004 è impegnato in un lavoro di ricerca sulla ridefinizione dell’identità territoriale attraverso la rilettura del paesaggio urbano ed agrario.
Domenica 2 giugno alle 18 nel cortile della Biblioteca aprirà il festival il giornalista Mattia Feltri con l’incontro “Vogliamo la Luna”.
A 19 anni inizia a collaborare con la redazione del Giornale di Bergamo. Nel 1995 passa alla redazione de il Foglio, diretto da Giuliano Ferrara. Nel 2002 pubblica con Rizzoli il libro “Il prigioniero”, dedicato alla vicenda di Adriano Sofri. Nel 2004 passa a Libero, giornale appena fondato dal padre Vittorio.
Nel 2005 diventa caporedattore della redazione romana della Stampa, occupandosi di retroscena politici. Dal 2010 firma la rubrica quotidiana “Paesi e buoi”, dove commenta sarcasticamente il fatto politico della giornata. Nel 2016 pubblica con Marsilio il libro “Novantatré”, dedicato alla stagione di Mani pulite. Nel 2017 gli viene affidata la rubrica di prima pagina della Stampa Buongiorno
Alle 21 nel cortile della Biblioteca lo scrittore e giornalista scientifico Piero Bianucci terrà l’incontro “Quando per tre anni diventammo extraterrestri”.
Bianucci è editorialista a La Stampa, dove per 25 anni ha diretto il settimanale “Tuttoscienze”, e collabora con la radio-tv italiana e svizzera. Ha scritto una trentina di libri di divulgazione dedicati all’astronomia, alla questione energetica, alle scienze della Terra, alle telecomunicazioni e alle tecnologie di uso quotidiano. Già docente a contratto di Comunicazione scientifica all’Università di Torino, ora insegna in un Master post-laurea dell’Università di Padova.
Dal 1985 organizza mostre scientifiche e “GiovedìScienza”. Nel 2010 ha curato i testi del Museo Lombroso di antropologia, riaperto a Torino dopo molti anni di abbandono. Sempre a Torino nel 2011 ha progettato e realizzato il museo interattivo per bambini “XKE’-Laboratorio della curiosità”. Nel gennaio 2015 ha pubblicato “Vedere, guardare. Dal microscopio alle stelle, viaggio attraverso la luce” (UTET). È in uscita per Giunti il nuovo libro “Camminare sulla luna: come ci siamo arrivati e come ci torneremo”.
Al termine dell’incontro “50 chiari di Luna: biglietto di andata e ritorno per il dolce satellite”, un appuntamento tra musica e parole, da Fred Buscaglione ai Pink Floyd, alla scoperta delle sue mille facce, non solo della “dark side”.
Sul palco Eleonora Strino, Daniela Placci e Alexander Macinante.
Eleonora Strino, chitarrista, ha suonato in alcuni dei più importanti jazz club e festival italiani affiancandosi spesso a nomi importanti della scena nazionale e internazionale: solida ormai la sua collaborazione con l’incredibile contrabbassista americano Greg Cohen (già con Tom Waits, Woody Allen e Ornette Coleman) con il quale ha registrato un primo disco nel 2012 a Roma.
Daniela Placci, cantante, oltre ad essere attrice di teatro, ha una lunga esperienza nella musica swing, jazz e blues. Tra le numerose collaborazioni, fa parte delle formazioni musicali The Blue Dolls e Robin Gals, con le quali si è esibita al Blue Note di Milano, al Brass Group di Palermo e al Torino Swing Festival.
Giornalista, scrittore e cantautore, Alexander Macinante ha partecipato ad eventi prestigiosi come Telethon, Contro e AstiMusica, ha pubblicato due libri e diversi dischi, l’ultimo dei quali, la raccolta “Non è mai successo”, è disponibile anche su Itunes e Spotify. Ha anche collaborato con la cantante americana Miriam Stockley (già vocalist per Mike Oldfield e Freddie Mercury) scrivendo i testi per il suo album “Eternal”.
Lunedì 3 giugno alle 18 al Palco 19 il giornalista Carlo Francesco Conti parlerà de “L’utopia del futuro. Scienza e immaginazione, una storia d’amore”.
Dopo studi musicali (violoncello) e letterari all’Università di Torino, una trentina di anni fa ha iniziato a lavorare a La Stampa, dove attualmente è redattore nella sede di Asti. Dall’età di 16 anni coltiva la passione per la science fiction in tutte le sue forme. Suoi autori preferiti sono Ursula K. Le Guin e Philip K. Dick. Il nome del pianeta da cui proviene non è pronunciabile dai terrestri. Spera di tornarci un giorno o l’altro.
Alle 21 nel cortile della Biblioteca l’economista e accademico Mario Deaglio terrà l’incontro “Le vie dello spazio portano alla crescita?”.
Professore emerito di Economia internazionale presso l’Università di Torino, conduce ricerche scientifiche che riguardano la struttura delle moderne economie occidentali e orientali. Si è occupato, in particolare, di distribuzione del reddito, “economia sommersa”, risparmio e cicli lunghi dell’economia. Negli ultimi vent’anni le sue ricerche hanno riguardato soprattutto la globalizzazione.
Dal 1996 al 2001 ha redatto annualmente un Rapporto sull’economia globale e sull’Italia, nell’ambito dell’attività del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi di Torino.
Ha collaborato a vari quotidiani e periodici, tra cui The Economist, Panorama, Il Secolo XIX. Ha diretto Il Sole 24 Ore dal 1980 al 1983. È editorialista economico del giornale La Stampa.
Martedì 4 giugno alle 18 al Palco 19 appuntamento dedicato agli appassionati di fumetto: i disegnatori Sergio Ponchione, Andrea Broccardo e Barbara Nosenzo, moderati dallo scrittore e giornalista Fulvio Gatti, saranno i protagonisti dell’ incontro “Dalla matita alla luna”, in collaborazione con la Scuola di Fumetto di Asti.
Imparare a raccontare storie con il linguaggio del fumetto e farlo professionalmente, per i mercati esteri, può sembrare un’impresa degna dell’allunaggio. Sergio Ponchione (Mercurio Loi), Andrea Broccardo (Marvel) e Barbara Nosenzo (Judge Dredd), coordinati dal giornalista Fulvio Gatti, ci racconteranno come invece sia possibile: ma servono volontà, preparazione e un pizzico di magia.
Sergio Ponchione, autore di fumetti e illustratore, ha pubblicato in Italia, Francia, USA e Argentina. Fra le sue opere: Obliquomo, Grotesque, Impronte Maltesi, DKW – Ditko Kirby Wood. Ha realizzato racconti e illustrazioni per Linus, Internazionale, La Lettura, Il Manifesto, La Repubblica XL, Wired, Film TV e l’agenda Smemoranda. Le sue ultime opere sono il volume Memorabilia per Oblomov Edizioni e i disegni di due albi della serie Mercurio Loi per Sergio Bonelli Editore. Ha vinto il Premio Gran Guinigi e il Premio Micheluzzi.
Andrea Broccardo dopo anni di autoproduzioni, debutta nel 2013 con Manfont e Sergio Bonelli Editore. Dal 2015 inizia a collaborare con la Marvel Comics e Lucasfilm per “Star Wars”, “Amazing Spider-Man”, “Punisher” e “Doctor Strange”. Attualmente è al lavoro sulla testata regolare di Star Wars e sui due numeri speciali Age of Rebellion Special: Yoda e Star Wars Legends Special #108.
Barbara Nosenzo, laureata in Chimica Forense, sviluppa fin da piccola la passione per il disegno e il colore. I suoi primi ingaggi sono con Lo Scarabeo Editore e ManFont Comics, così come con realtà estere come Titan Comics.
Attualmente lavora come colorista per la prestigiosa casa editrice britannica 2000AD, oltre che come artista freelance.
Fulvio Gatti è un giornalista, project manager e networker torinese, ma di radici monferrine. Specializzato in cultura pop, fumetto e immaginario fantastico, ma anche tematiche ambientali e storia locale, scrive da oltre un decennio su testate locali e nazionali. Ha pubblicato un saggio su Star Wars, racconti per svariate antologie, la sceneggiatura per un graphic novel edito in Italia e Francia, tradotto volumi a fumetti dall’inglese, scritto e coprodotto cortometraggi e video istituzionali. Collabora con i più importanti eventi nazionali legati al fumetto e letterari come Libri in Nizza
Alle 21 al cortile della Biblioteca il gradito ritorno al festival di Umberto Galimberti, che parlerà di “Luna crescente: il mito della crescita”.
Filosofo e psicoanalista, è uno dei principali traduttori e divulgatori di Karl Jaspers in Italia. È ordinario di filosofia della storia e psicologia dinamica, e dal 2003 è vicepresidente dell’associazione italiana per la consulenza filosofica “Phronesis”. Ha collaborato prima con Il Sole 24 Ore e poi con Repubblica, con editoriali su temi di attualità approfondimenti culturali. Nel 2018 ha pubblicato per Feltrinelli “La parola ai giovani”, “Parole nomadi” e “Il Nuovo Dizionario di Psicologia”.
Mercoledì 5 giugno alle 18 al Palco 19 Lia Zola terrà l’incontro “Quando Luna e Sole si sposarono: narrazioni della luna tra i popoli della Siberia orientale”.
Lia Zola è ricercatrice di Antropologia Culturale all’Università di Torino, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne. Tra le sue ultime pubblicazioni: Ambientare. Idee, saperi, pratiche (cura, introduzione e saggio, 2017); The making and unmaking of sacred places. The case of the Sakha Republic, (2017); Healing, Local Knowledge and Enviromental Change in the Sakha Republic (2018).
Alle 21 nel cortile della Biblioteca la scrittrice Licia Troisi sarà protagonista dell’incontro “Che fai tu Luna in ciel”.
Autrice di romanzi fantasy, appassionata di cinema e fumetti, è laureata in Astrofisica con una tesi sulle galassie nane, con dottorato in astronomia all’Università di Roma Tor Vergata. È autrice delle saghe del Mondo Emerso, della Ragazza Drago, dei Regni di Nashira, di Pandora, di La saga del dominio, tutte edite da Mondadori. Nel 2015 ha pubblicato il libro di divulgazione scientifica “Dove va a finire il cielo?”.
Giovedì 6 giugno alle 18 al Palco 19 Piercarlo Grimaldi e Sergo Miravalle terranno l’incontro “La luna e i falò. Tra mito e immaginari del mondo contadino”
Piercarlo Grimaldi fino dal 2011 al 2017 ha insegnato ed è stato rettore dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo. In precedenza aveva insegnato Antropologia culturale, Etnologia e Storia delle tradizioni popolari all’Università di Torino e all’Università Avogadro del Piemonte Orientale. Direttore di collana editoriale, autori di libri e saggi con Carlo Petrini e Davide Porporato, ha dato vita ai Granai della memoria, progetto scientifico e didattico di archiviazione multimediale di storie di vita. È il presidente dell’associazione culturale Astigiani.
Sergio Miravalle è stato caposervizio della redazione di Asti del quotidiano La Stampa e presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte nel 2007. Attualmente dirige la rivista “Astigiani”.
Alle 21 il cortile della Biblioteca ospiterà l’incontro “La luna che cade” con lo scrittore e sceneggiatore Ermanno Cavazzoni.
È autore di vari libri di narrativa: “Il poema dei lunatici” (1987), “Le tentazioni di Girolamo” (1991), “I sette cuori” (1992), “Le leggende dei santi” (1993), “Vite brevi di idioti” (1994), “Pirenaica” (1999, riedito come La valle dei ladri, 2014), “Gli scrittori inutili” (2002), “Storia naturale dei giganti” (2007), “Il limbo delle fantasticazioni” (2009), “Guida agli animali fantastici” (2011), “Il pensatore solitario” (2015), “Gli eremiti del deserto” (2016). Da “Il poema dei lunatici” ha tratto con Federico Fellini la sceneggiatura per il film “La voce della luna”. È stato con Gianni Celati tra gli ideatori e curatori della rivista “Il semplice”.
Venerdì 7 giugno alle 18 al Palco 19 Davico Bonino sarà protagonista dell’incontro “Solinga, eterna, peregrina”.
Critico e accademico, insegna Storia del teatro all’Università degli Studi di Torino. Collaboratore della casa editrice Einaudi dal 1961 al 1978 (chiamato da Italo Calvino all’ufficio stampa quando aveva solo 23 anni), è stato in seguito critico teatrale per La Stampa e ha collaborato alla Bottega Teatrale di Firenze.
Ha ideato e condotto programmi radiofonici e televisivi per la RAI. Ha diretto AstiTeatro (1991), la sezione prosa del Festival di Spoleto (1991-1993) e ricoperto tra il 1994 e il 1997 il ruolo di direttore del Teatro Stabile di Torino.
Dal 2001 al 2003 è stato direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi. Dal 2009 cura per Isbn Edizioni la collana Novecento Italiano.
Alle 21 il cortile della Biblioteca vedrà un altro gradito ritorno: Piergiorgio Odifreddi terrà l’incontro “Dalla terra alla luna: 1865-1969”.
Matematico, logico e saggista si è specializzato in logica alla fine degli anni 70 negli Stati Uniti e in Unione Sovietica. Oltre all’attività accademica, da anni persegue una fortunata attività divulgativa, con collaborazioni a testate prestigiose e una nutrita produzione di saggi e volumi, anche di critica religiosa. Vanta innumerevoli partecipazioni a programmi radio e tv, oltre che premi e onorificenze come il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. Tra le sue ultime pubblicazioni “Il dio della logica: vita geniale di Kurt Gödel matematico della filosofia” (Longanesi 2018) e “Dialogo tra un cinico e un sognatore” scritto con Oscar Farinetti (Rizzoli, 2019).
Sabato 8 giugno alle 11 al Palco 19 Sergio Romano, altro protagonista storico di Passepartout, terrà l’incontro “Dalla guerra fredda alle guerre spaziali”.
Sergio Romano è stato ambasciatore alla NATO e, dal settembre 1985 al marzo 1989, a Mosca. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley, Harvard e, per alcuni anni, all’Università Bocconi di Milano. È editorialista del Corriere della Sera. tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: La quarta sponda (2005, nuova edizione 2015), Con gli occhi del l’Islam (2007), Storia di Francia, dalla Comune a Sarkozy (2009),L’Italia disunita, con Marc Lazar e Michele Canonica (2011), La Chiesa contro, con Beda Romano (2012), Morire di democrazia (2013), Il declino dell’impero americano (2014), In lode della Guerra fredda(2015) e Trump e la fine dell’American Dream (2017).
Alle 18 nel cortile della Biblioteca Ernesto Ferrero terrà l’incontro “Ranocchi sulla luna e altre avventure della conoscenza raccontate da Primo Levi”.
Torinese, inizia a lavorare nell’editoria nel 1963 come responsabile dell’ufficio stampa della Casa editrice Einaudi. Alla fine degli anni Settanta ne diventa il direttore letterario, e poi dall’84 all’89 direttore editoriale. Altre esperienze di lavoro lo hanno visto in posizioni di vertice presso Boringhieri, Garzanti e Mondadori. Ha diretto il Salone Internazionale del libro di Torino dal 1998 al 2016.
Tra le sue opere di narrativa, tutte presso Einaudi, il romanzo “N.” che ricostruisce i trecento giorni di Napoleone all’isola d’Elba attraverso il diario del suo bibliotecario (Premio Strega 2000); “L’anno dell’Indiano” (2001), basato sulla storia vera di un falso capo indiano che incanta gli italiani del 1924; “La misteriosa storia del papiro di Artemidoro” (2006); il romanzo biografico “Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari” (2011) e “Amarcord bianconero” (2018), memorie autobiografiche di un giovane tifoso.
Alle 21 nel cortile della Biblioteca Antonello Piroso per la sua “lectio” ha scelto il singolare titolo “AdrenaLuna”.
Giornalista e conduttore televisivo e radiofonico, Antonello Piroso inizia la carriera lavorando a Panorama e a Mediaset. Ha condotto le trasmissioni “Omnibus” e “Niente di personale” su La7, dove è stato anche direttore del TG.
Dal 2017 su Virgin Radio è voce dell’approfondimento giornalistico di “Rock and Talk” dove veste i panni del Cavaliere Nero per combattere il conformismo e il politicamente corretto.
Domenica 9 giugno alle 11 al Palco 19 Maria Antonietta Perino terrà l’incontro “L’uomo nello spazio: dalla Stazione Spaziale a Luna e Marte”.
Si laurea in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Torino nel 1985, e frequenta la prima Sessione dell’International Space University presso l’M.I.T di Boston, nel 1988, diventando parte del corpo docente. Dal 1986 lavora in Thales Alenia Space come Program Manager di programmi nazionali ed europei legati all’esplorazione come ExoMars, Mars Sample Return, e l’Aurora Core Program. Nel 2010 le viene assegnato il ruolo di Direttore dei Programmi di Esplorazione Avanzata. Negli ultimi anni è stata Direttore Marketing & Sales dei Programmi di Esplorazione e Scienza, e Direttore per le System Supplies Operations. Coinvolta in diverse iniziative che promuovono lo sviluppo di giovani professionisti nell’industria spaziale, è autrice di numerose pubblicazioni e report, e Co-Editor di Acta Astronautica.
Alle 18 nel cortile della Biblioteca il fisico Roberto Battiston con l’incontro “L’esplorazione umana dello spazio: limiti e prospettive”.
Fisico sperimentale, specializzato nel campo della fisica fondamentale e delle particelle elementari, è uno dei maggiori esperti di raggi cosmici.
Impegnato da sempre nello studio della fisica fondamentale e lo sviluppo di rivelatori e di tecnologie per la sperimentazione nel campo della fisica fondamentale e delle particelle elementari, nel corso di oltre trent’anni di attività ha svolto ricerche in team internazionali, prima nel campo della fisica sperimentale delle interazioni fondamentali con gli acceleratori e poi nel settore spaziale, studiando con altissima precisione i raggi cosmici dallo spazio. Per queste ricerche ha contribuito, con ruoli di primaria responsabilità, allo sviluppo di rivelatori innovativi basati su tecnologie avanzate.
Dal 2014 al 2018 è stato presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
A chiudere il festival alle 21 nel cortile della Biblioteca l’antropologo Francesco Remotti parlerà de “La luna tra mitologia e tecnologia: dalla contemplazione alla conquista”.
Laureatosi in Filosofia nel 1967 presso l’Università di Torino, nel 1970 vi ha intrapreso la carriera accademica divenendo nel 1976 professore ordinario di Antropologia culturale, e dal 2015 professore emerito. Già direttore del Dipartimento di Scienze antropologiche e archeologiche (1988-91 e 1994-97), nonché coordinatore dei dottorati in Antropologia culturale e Etnologia (1991-99) e Scienze antropologiche (2000-08), tra il 2001 e il 2007 ha presieduto il Corso di laurea triennale in Comunicazione interculturale (Facoltà di Lettere e Filosofia) per poi passare alla presidenza del Corso di laurea magistrale in Antropologia culturale e Etnologia. Ha condotto ricerche sul campo in Zaire (1979-93) e in Africa Equatoriale (1994-2004). Dal 2002 socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino, i suoi studi si sono concentrati su Antropologia politica e giuridica, sullo strutturalismo e sui sistemi di parentela. La sua ultima pubblicazione è “Somiglianze. Una via per la convivenza” (2019).
A introdurre gli incontri Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca Astense.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
I possessori della Tessera Gold della biblioteca avranno i posti riservati, previa prenotazione telefonica per ogni evento del festival.
In caso di maltempo gli incontri previsti nel cortile della Biblioteca Astense si terranno presso il Palco 19 (via Ospedale 19, a pochi passi dalla centralissima Piazza Alfieri).
In concomitanza con gli incontri Passepartout sarà possibile partecipare su Facebook e Instagram a un concorso che premierà le foto e le frasi più suggestive ispirate alla Luna con Tessere Plus della Biblioteca Astense e libri.
Maggiori dettagli su: www.facebook.com/PassepartoutFestival e www.instagram.com/passepartout_festival. Il Programma completo su: www.passepartoutfestival.it.
(19 aprile 2019)
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