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Mercoledì scorso, presso il Pronto Soccorso del Giovanni Bosco, si è presentata una donna, in compagnia della madre, per farsi medicare alcune ferite. Nella saletta era presente anche il suo compagno, un cittadino italiano di 44 anni, che si mostrava molto premuroso nei suoi confronti, fino a quando la donna non si è alzata per entrare nel triage, senza di lui.
A quel punto il suo comportamento è cambiato repentinamente, diventando aggressivo: l’uomo ha tentato in tutti i modi di accedere anch’egli all’interno della zona riservata insospettendo il p ersonale del Comm.to Barriera Milano in servizio presso il posto fisso dell’Ospedale è intervenuto, riportandolo alla calma e verificando cosa fosse successo.
La donna poteva così raccontare che dall’estate 2019 il suo convivente, che inizialmente si era dimostrato molto dolce negli atteggiamenti e profondamente innamorato, aveva iniziato a maltrattarla, sia verbalmente che fisicamente. In particolare, l’uomo lamentava alla compagna di cadere in sporadici momenti di tristezza, dovuti alla scomparsa avvenuta anni fa del fidanzato, per poi incolparla senza fondato motivo di intrattenere una nuova relazione con un amico di lui. Nonostante le rassicurazioni della donna, la situazione negli ultimi mesi era degenerata con l’uomo che aveva iniziato a sottoporre a controllo il suo telefonino per trovare le tracce del presunto tradimento fino a quando lei gli ha impedito di farlo, mettendo un pin. Da questo momento in poi, le aggressioni sono state più frequenti e più violente; in un caso, l’uomo ha chiuso la compagna fuori in balcone per varie ore per costringerla a fornirgli il pin del cellulare. Nella notte di mercoledì scorso, lei si è rifiutata di avere un rapporto sessuale e lui, indignato dalla distanza ormai nata fra i due, l’ha colpita con forza sul volto più volte e poi ancora su tutto il corpo, procurandole diverse ecchimosi su gambe e braccia. La donna non è riuscita a chiamare i soccorsi in quanto l’uomo l’aveva privata del telefonino.
Solo nella mattinata del 25 ottobre, approfittando del fatto che entrambi fossero scesi sotto casa per acquistare il pane, la donna ha chiesto al compagno violento la possibilità di salutare la madre, che si trovava dal medico curante, proprio nello stesso stabile della panetteria. L’uomo, con riluttanza, ha acconsentito. Nello studio medico, la donna finalmente ha potuto raccontare le violenza subite alla dottoressa di turno ed alla madre, che l’ha convinta a recarsi in un Pronto Soccorso per farsi refertare, accompagnandola in auto.
Il compagno, avendo intuito le sue intenzioni, l’ha seguita in ospedale ove, con modi molto affettati, ha certo di convincerla a non denunciarlo. Solo quando la donna si alzata per entrare nel triage ha buttato giù la maschera, inveendo contro di lei e dicendole che sarebbe andato nei guai per colpa sua.
La vittima è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 7 gg per contusioni multiple. L’uomo, che ha a suo carico numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, per stupefacenti e reiterati maltrattamenti in famiglia ai danni di altre 2 donne, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
(25 ottobre 2019)
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