di Redazione #Torino twitter@torinonewsgaia #Coronavirus
“La decisione del Governo di attuare le misure di contenimento del Coronavirus in tutta Italia segue alcuni giorni di discussione tra istituzioni nazionali, regionali, enti locali, forze politiche”, così un comunicato stampa del PD Piemonte. “Per un po’, cercando di adottare un atteggiamento di proporzionalità alla situazione di contagio territorio per territorio, la scelta è stata di non imporre a tutta Italia le stesse severe misure delle aree focolaio. Idealmente si trattava della scelta giusta, le prime settimane. Le reazioni al decreto della notte tra sabato e domenica, tuttavia, hanno imposto un cambio di strategia. E’ maturata l’unica soluzione a questo punto sensata: uniformare le misure in tutta Italia. Ci si è chiesti, infatti, perché, ad esempio in Piemonte, alcune province fossero da “zona arancione” e altre no: alcuni enti locali, invece, si sono chiesti perché la loro provincia fosse da considerare da “zona arancione”. Ma cominciare a discutere sul perché una provincia sì e un’altra no, avrebbe determinato una situazione di confusione, di spunti polemici e di divergenze del tutto fuori luogo in presenza di un’emergenza nazionale. Per questa ragione, in molti ci siamo spesi tra ieri e oggi per arrivare alle decisioni che questa sera Conte ha annunciato. C’è solo da augurarsi che, in seguito a questa decisione, non si debbano registrare distinguo o reazioni negative che sarebbero incomprensibili. E c’è di che essere fiduciosi, questa volta: la posta in gioco, infatti, è troppo alta e l’unità nazionale un dovere civico. Oggi l’esigenza assoluta è arrivare a fine marzo con buone notizie sul fronte sanitario, oltre che con una buona dose di interventi di natura economica per i settori più colpiti dell’economia e per le famiglie. Vogliamo veramente provare ad avere un aprile di rinascita. Ce la caveremo, tutti insieme”.
(10 marzo 2020)
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