di Redazione, #Torino twitter@torinonewsgaia #Cronaca
Domenica sera una Squadra Volante, in transito su corso Principe Oddone, nota all’intersezione con corso Ciriè un’autovettura con tre soggetti a bordo. I poliziotti controllano l’auto e i suoi passeggeri. Alla richiesta di esibire i documenti per la circolazione, il guidatore asserisce di aver dimenticato la patente a casa. Nel controllare il veicolo, gli agenti fanno notare al conducente una patente di guida riposta nella tasca porta oggetti del lato passeggero. L’uomo recupera il documento, rivendicandone la proprietà; la patente, intestata ad un cittadino italiano classe 1991, risulta particolarmente usurata, il che non permette una verifica visiva tra la foto ed il guidatore.
Nel corso di ulteriori accertamenti, la pattuglia rinviene però nel portafoglio del soggetto una carta d’identità che riporta tutt’altre generalità: un diverso nome e cognome ed un anno di nascita precedente di 5 anni. Il trentaquattrenne a questo punto ammette di aver fornito le generalità di un suo amico per sottrarsi alle conseguenti sanzioni, in quanto la patente gli era stata revocata nel febbraio del 2013. Inoltre, durante il controllo del veicolo, i poliziotti rinvengono numerosi involucri vuoti di cellophane colorato, solitamente utilizzato per confezionare sostanza stupefacente, siringhe e pipette per fumare crack.
L’intero gruppo, che annovera precedenti di Polizia, è stato denunciato per violazione dell’articolo 650, mentre il conducente arrestato per false attestazioni a Pubblico Ufficiale.
(30 marzo 2020)
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