Domenica 3 settembre Fenestrelle si colorerà con abiti e costumi delle popolazioni che fin dai Celti hanno occupato la Val Chisone contribuendo a creare un’economia agro montana e una rete di commerci sviluppata fino all’epoca medievale, passando attraverso la dominazione romana.
Patrocinata dal Comune di Fenestrelle e dal Consiglio Regionale del Piemonte la manifestazione è stata battezzata con un titolo impegnativo e attinente al progetto di divulgazione storica della Regione Piemonte: “Il baluardo dell’Assietta: dai celti alla triplice alleanza”.
La geografia del territorio ha da sempre costituito una linea di fortilizi naturali, fondamentali nella strategia dei popoli franchi che fino al 1700 tenteranno la conquista dell’Italia e del ducato di Savoia attraverso i passaggi della Val Chisone.
L’Assietta in particolare ha costituito il baluardo naturale più importante, divenuto famoso nel corso delle guerre franco sabaude, da quando i Piemontesi, liberatesi dall’assedio di Torino del 1706, risalgono la val Chisone conquistando il forte Mutin nel 1708. Da qui, con il contributo delle popolazioni valdesi, in precedenza oggetto di indicibili persecuzioni, i sabaudi libereranno la valle fino a Pragelato, annettendo, al contempo, l’autoproclamata Repubblica di San Martino.
Michel Bouquet, Sindaco di Fenestrelle, ha fortemente voluto questo evento, non solo per rilanciare il paese, la sua storia, le sue attività produttive e artigianali, ma anche per riconsegnare al forte Mutin, quasi ignoto ai visitatori, e all’Assietta il giusto valore conquistato nel 1700.
L’evento prevede una riunione rievocativa di vari gruppi storici che hanno per scopo la conservazione e la divulgazione della cultura storica del periodo da loro rievocato.
Il lavoro di organizzazione da parte di Alberto Busca, presidente della “Compagnia1016”, è stato svolto braccio a braccio con l’ufficio del Sindaco e dei suoi più stretti collaboratori, dalla vice Sindaca all’Assessore alla cultura, avvalendosi anche della preziosa collaborazione di Roberto Mandaglio e Valeria Soncin, che, insieme con Luca Poetto, fenestrellese doc, hanno saputo tradurre in pratica la visione di una Fenestrelle invasa da figuranti e profumata dalle bancarelle di artigianato locale e dei produttori della Val Chisone e non solo.
La manifestazione prevede l’intervento di alcune personalità, studiosi e storici che presenteranno i vari periodi storici rappresentati con riferimento specifico alla val Chisone e alla zona di Fenestrelle.
Roberto Ercole parlerà dei Celti e condurrà l’avvicinamento al tiro con l’arco storico, Riccardo Gullo disserterà sulle tipicità di una legione romana, Luca Vallino guiderà i giovani allievi all’avvicinamento alla scherma storica medioevale secondo il trattato germanico I.33, Gian Bas ci porterà in mezzo ad un combattimento medievale in armatura pesante, Ugo Giai Gischia e Twillo Osbelos ci accompagneranno attraverso un accampamento celtico perfettamente ricostruito e una simulazione di scontro secondo le tecniche del combattimento celtico, il ricercatore Fiorenzo Bosticco, la scrittrice Erica Bonansea insieme con altri figuranti dipingeranno via Umberto con i colori degli abiti settecenteschi e le divise di granatieri ed archibugieri franchi e sabaudi.
Interverranno inoltre: Giovanni Battaglino cantautore di tradizione occitana che, tra i vari lavori, ha anche collaborato con il festival “Scritto Misto, libri e musica“, nato nel 2015 da un’idea di Franco Aimo e di Deborah Severini che ne è anche la curatrice con l’intento di portare in alta montagna e in particolare nel comune di Usseaux un abbinamento di letteratura e musica. Giovanni si è occupato dell’accompagnamento musicale di ogni incontro prediligendo le canzoni popolari della tradizione legata alle zone dell’alta Val Chisone, da Perosa a Pragelato.
Nella primavera del 2018 inizia la lavorazione di quello che sarà il primo album solista, Alla Porta dei Sogni, pubblicato a maggio del 2019 con la storica etichetta romana AlfaMusic e distribuito da Egea music.
Parallelamente Giovanni Battaglino svolge un’intensa attività in qualità di cantante in ambito lirico sinfonico in Italia e all’estero.
Troveremo Echos edizioni, brillante editore giavenese che trova nell’originalità della ricerca dei suoi autori e dei temi trattati, una peculiarità vincente e mai monotona. Il giornalista Marco Margrita porterà sul palco una selezione di autori che spazieranno dai celti al medioevo ai racconti della tradizione e della memoria da salvare. In particolare: Michele Rege che dal 2006 si diverte a percorrere antichi sentieri… nel dicembre del 2016 pubblica il libro “Racconti e ricordi della val Sangone”. Andrea Carnino, presenterà un saggio sulle antiche tradizioni e feste popolari riesumandole fin dall’alba dell’antichità: “l’attesa e la memoria”. Mario Pavlin, proporrà: “Bernardo d’Italia, un piccolo re carolingio”. Infine Ezio Capello, alpinista e appassionato esploratore di ambienti eccezionali, alla soglia dei novant’anni portati come un ragazzino, ci racconterà il suo lavoro “Nuova sabbia a Gerusalemme” un romanzo storico che tratta le crociate sotto una luce diversa e originale.
Particolare risalto sarà dato alla fortificazione militare del forte Mutin: progettato nel 1694 dai francesi e conquistato dai sabaudi nel 1708; lo storico e guida locale Luca Poetto ne descriverà dettagliatamente la funzione e la storia, mentre Alberto Busca anticiperà alcuni contenuti del suo prossimo libro “Forte Mutin” che avrà per protagonista proprio il fortilizio francese oltre alle imprese del capitano Daniel Bourcet e del Figlio cartografo Pierre.
Evidenza fondamentale sarà data alla popolazione valdese che risulterà determinante nelle lotte tra re di Francia e Savoia nell’arco del 1700.
L’evento sarà allietato da siparietti di giocoleria, musica provenzale e occitana, caratteristica della vallata, mediante trovatori, ghirondisti e balli di figuranti che riproporranno musiche popolari tradizionali di autori sconosciuti, ma ben presenti nel bagaglio musicale valligiano.
Sarà istituita un’area di gioco gestita da GDRerrante, di Gabriele Tornavacca, dove il pubblico potrà avvicinarsi al gioco di ruolo in ambito fantasy-storico.
La via principale sarà movimentata da bancarelle di prodotti di artigianato locale, riproduzioni filologiche di prodotti da forgia con Mastro Corradin, del Borgo medievale di Torino, i libri della LAR e di altri editori pinerolesi con i romanzi storici ambientati in Val Chisone di Erica Bonansea (trilogia de “La casa oltre le mura”, “Grand Puy”, “la figlia dello speziale”) e Alberto Busca. (“1064 Pignerol”, “Karolus”, “Aleramici”, “Deus vult”)
Gli accampamenti dei gruppi storici saranno aperti al pubblico per scopo didattico e dimostrativo:
Per i più piccoli verranno predisposti giochi antichi il cui funzionamento è stato tratto dal museo del giocattolo di Luserna San Giovanni.
Inoltre è previsto un “battesimo della sella” per i bambini che vorranno per la prima volta montare a cavallo, sotto la supervisione del professionista Andrea Aynaudi dell’Asd Equi Finis Terrae di Fenestrelle.
Lungo l’arco della giornata, allietata da almeno tre centri ristoro che riproporranno ricette celtiche e medievali (Ristorante Le Antiche Mura, Ristorante La Rosa Rossa e la Taverna medioevale Emporium Infernalis) sfileranno diversi gruppi di rievocazione: Compagnia 1016 del Drago, dell’Orso e del Cinghiale (Torino, Medioevo), Compagnia del Lupo (Torino, Templari), Okelum (Torino, Celti), Cavalli e Natura (Giaveno, Celti), Legio VIII Augusta di Milano (Milano, antichi Romani), Associazione Carole di San Martino (Torino, sartoria medievale), Italian Bastards (Nazionale italiana di combattimento in armatura completa). La sicurezza sarà affidata all’Associazione Nazionale Alpini di Fenestrelle e all’Associazione Nazionale Carabinieri di Pinerolo, che coadiuveranno gli operatori della Croce Rossa, la Polizia locale e gli uomini della locale stazione dell’Arma dei Carabinieri.
Uno di quegli eventi da non perdere insomma, utili a risvegliare e a far conoscere la cultura e le tradizioni storiche di una comunità montana che ha plasmato un territorio crocevia di popoli e di guerre, epicentro dei primordi di quelle lotte che faranno da miccia per intraprendere l’avventura dell’unità d’Italia.
(31 agosto 2023)
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