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Rossi (PD): “Nessuna patente di coerenza da Appendino. Se le interessa davvero risolvere i problemi dei cittadini si impegni per costruire un’alternativa di governo”

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Invece di dare patenti di coerenza sui valori progressisti Chiara Appendino dovrebbe guardare in casa sua. Gli elettori non sono smemorati e ricordano bene le scelte del M5S e i tanti cambiamenti di posizione in questi anni”, lo scrive il segretario regionale del PD Piemonte Domenico Rossi dopo l’intervista dell’ex sindaca di Torino a La Stampa.

“Non può dare lezioni di coerenza chi ha governato con la Lega di Salvini approvando, anche in maniera entusiasta, i decreti sicurezza” – continua Rossi, “chi oggi si descrive come contrario all’aumento delle spese militari, ma quando era al governo le ha aumentate. O chi dice di voler costruire gli ospedali con la finanza pubblica, ma quando era al governo non ha aumentato gli investimenti in tal senso mentre a Torino firmava l’accordo di programma per il PPP del Parco della Salute di Torino. E’ goffo anche il tentativo di rivendicare una presunta diversità dagli altri partiti, dopo gli ultimi passaggi che hanno trasformato il M5S in un vero e proprio partito. Hanno fatto alleanze con tutti sulla base della convenienza, governano in diversi contesti con il centro-sinistra e ora hanno anche superato il limite dei due mandati, dopo aver rotto ogni legame con il movimento delle origini. Non è il sistema che vuole normalizzare il M5S, sono loro ad averlo scelto in autonomia. Davvero Appendino pensa che la soluzione ai problemi di  chi è in difficoltà nella società sia attaccare  il PD, alzare steccati, mentre governa la peggiore destra di sempre? Eppure proprio lei durante le ultime elezioni regionali piemontesi ha più volte ribadito, al sottoscritto e anche in diversi contesti pubblici, che non bisognava squalificare l’alleanza con una sconfitta alle regionali perché la priorità sarebbe stata quella di rilanciarla a livello nazionale. Le divisioni, cercate anche quando non ce n’è bisogno, aiutano solo il governo Meloni e allontanano gli elettori che chiedono unità e serietà”.

“Mi auguro” continua Rossi “che il M5S non confonda “indipendente” con “qualunquista”, perché davvero il paese non ne ha bisogno. Mentre ha bisogno di costruire un’alternativa come ha sottolineato la segretaria Elly Schelin durante l’assemblea odierna del PD. L’unità non esiste come punto di partenza, ma è il risultato che devono perseguire le classi dirigenti non con accordi a tavolino, ma a partire dalle risposte che servono ai cittadini. Per farlo, però, serve il rispetto reciproco. Il PD ci crede e sarà impegnato a costruire un percorso unitario prima di tutto con la società e poi con tutte le forze politiche ei movimenti che vogliono costruire un’alternativa di governo”, così chiude la nota stampa.

 

(14 dicembre 2024)

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