La Polizia di Stato, a seguito di attività investigativa della DIGOS di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha dato esecuzione a due diversi provvedimenti di aggravamento delle misure cautelari già in atto nei confronti di una persona evidenziatasi in precedenti manifestazioni connotate dalla commissione di reati.
In particolare, con provvedimento del 13 dicembre, il G.I.P. di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, oltre all’obbligo di dimora nel Comune di Torino (applicato per una pluralità di episodi delittuosi verificatisi, tra il 2023 e il 2024, nel corso di manifestazioni pro Palestina, contro l’attuale Governo ed in occasione del “G7 Clima Energia e Ambiente”), ha disposto nei suoi confronti l’ulteriore obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria ed il divieto di allontanarsi dalla propria dimora nelle ore serali e notturne.
Il 15 dicembre, nell’ambito del procedimento penale instaurato per i fatti verificatisi lo scorso 9 gennaio a margine del corteo in solidarietà al decesso di Elganl Ramy, il Tribunale di Torino, oltre all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, ha disposto altresì l’obbligo di dimora nel Comune di Torino e il divieto di allontanarsi dalla propria dimora nelle ore serali e notturne. I provvedimenti sono stati adottati dall’A.G. a seguito della denuncia a carico della stessa persona per l’irruzione all’interno della sede della Città Metropolitana di Torino del 14 novembre e all’assalto alla sede de “La Stampa” del 28 novembre.
Si fa presente che il predetto soggetto è da considerarsi non colpevole fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile, come chiosa la nota stampa ricevuta in redazione e pubblicata integralmente.
(16 dicembre 2025)
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