di Gaiaitalia.com, Torino
I trecento lavoratori del Csi-Centro Servizi Informatici hanno manifestato a Torino contro la decisione del Comune di Chiara Appendino e della Regione Piemonte di dare seguito alla privatizzazione dell’ente perché i “Trecento lavoratori non sono d’accordo” con la vendita a privati e che il Csi deve rimanere pubblico.
I lavoratori si sono presentati nel cortile della Regione con coperchi, urla, striscioni e fischietti al fine di manifestare tutta la loro contrarietà ad una decisione definitiva attesa per il prossimo mese di giugno, quando l’assemblea dei soci deciderà se far partire il bando sulla base delle tre offerte arrivate da altrettante imprese private. La Giunta di Chiara Appendino, famosa per dire una cosa e farne un’altra, ha appena dato un segnale chiarissimo ai lavoratori dipendenti del Centro attivando “il servizio di posta elettronica con Google e togliendolo al Csi”, anche se a parole Appendino si dichiara contraria “alla privatizzazione”.
(9 maggio 2017)
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