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E’ un ventinovenne di origini marocchine che, dopo avere dato in escandescenze con la Polizia intervenuta per sedare una rissa in un locale di Aosta, aveva esibito oggetti atti ad offendere ed aveva poi accusato gli agenti di averla pestato all’interno del bar esibendo ecchimosi e lividi. La tesi dell’accusatore era stata smontata dagli avventori del bar che avevano smentito il 29enne.
Si è così chiuso con il patteggiamento a dodici mesi, il processo al 29enne, che aveva puntato una chiave universale verso uno dei poliziotti, alla reazione e agli improperi rivolti agli operanti e all’aver tirato dei calci all’auto della Questura. La nuova condanna dopo quella a tre anni per calunnia comminatagli nei mesi scorsi.
(15 maggio 2019)
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