di Redazione #Torino twitter@torinonewsgaia #Cultura
La Giunta comunale, su proposta di Francesca Leon e Alberto Sacco, rispettivamente assessori alla Cultura e al Turismo, ha approvato la realizzazione dell’evento Torino città del Cinema 2020.
Il progetto, così fumoso sulla carta da non fare ben sperare sul suo futuro, speriamo naturalmente di sbagliarci, è promosso dal Comune di Torino, dal Museo Nazionale del Cinema e da Film Commission Torino Piemonte coincide con due date importanti per il mondo del cinema torinese: il Museo del Cinema festeggerà i vent’anni dal trasferimento della sede nella Mole (19 luglio 2020) e Film Commission spegnerà 20 candeline il 20 luglio 2020. Tanto basta per consacrare Torino citta del Cinema? Non sappiamo.
Il comunicato stampa dell’attento e spesso troppo prolisso addetto stampa del caso, informa che l’Amministrazione comunale ha quindi “deciso di sfruttare questo anniversario per consacrare Torino ‘Città del Cinema’ attraverso la realizzazione di un programma annuale che coinvolga tutte le istituzioni cittadine. L’obiettivo è rendere il capoluogo piemontese sempre più attrattivo sotto il profilo turistico, culturale e formativo” il cui programma il generoso, di intenti, comunicato stampa non rende noto. parma però di una ” Cabina di Regia” – termine che tanto piace al pentastellutismo della Sindaca scesa al 14% dei voti – coordinata dalle Divisioni Commercio, Turismo, Lavoro, Attività produttive e Sviluppo Economico e Servizi Amministrativi e Culturali insieme al Museo Nazionale del Cinema e a Film Commission Torino Piemonte, integrata dalle istituzioni che operano sul territorio torinese. Torino e il cinema rappresentano un binomio che ha origini lontane. Torino continua il comunicato – si colloca al terzo posto in Italia, dopo Roma e Milano, come azienda/distretto del cinema
A Torino, ricorda poi il comunicato, si è sviluppata l’industria cinematografica nazionale con la nascita dei primi teatri di posa e delle prime case di produzione (Società Anonima Ambrosio, Itala Film, per citarne alcune) che hanno fatto della città la capitale del cinema muto [sic] italiano. E dal cinema muto [sic] si parla di realtà consolidate come il Torino Film Festival, o il CinemAmbiente, in veloce ed inesorabile declino come il Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions e l’interessante Seeyousound International Music Film Festival, realtà che dovrebbero contribuire a fare la Torino Città del Cinema.
Naturalmente alla città della servirà un ricco calendario di eventi per essere consacrata quale Capitale del Cinema, del quale non si sa nulla. Ma si conoscono i filoni, che sono ben cinque: Torino Città del Cinema tra passato e futuro; Innovazione, tecnologia, multimedialità; Educazione e formazione; Accessibilità; Cinema e arti. Manca la tuttologia. Proprio per non farsi mancare nulla.
(30 maggio 2019)
©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata