di Redazione #Aosta twitter@torinonewsgaia #Politica
A inizio della seduta del 3 luglio 2019, il Consiglio ha approvato, con 19 voti a favore (AV, UV, SA, PNV-AC-FV, RC-AC) e 16 contrari (Lega VdA, M5S, Mouv’, ADU-VdA, GM), un’inversione all’ordine del giorno: subito dopo le mozioni, saranno trattati i punti dal 78 all’85 (disegni di legge su Casinò de la Vallée e rendiconto 2018 della Regione, nomina rappresentanti in seno al Consiglio politiche del lavoro, provvedimenti amministrativi di variazione al bilancio di previsione 2019/2020).
Si è quindi passati a trattare tre mozioni, approvandone due all’unanimità.
La prima mozione, approvata all’unanimità, è stata presentata dal gruppo RC-AC, che ha affrontato la riorganizzazione degli orari dei servizi ferroviari. La mozione impegna infatti l’Assessore ad agire affinché la riorganizzazione degli orari dei servizi ferroviari prevista dal Piano regionale dei trasporti coniughi la sistematicità e la regolarità con la rapidità dei collegamenti, garantendo una riduzione dei tempi rispetto agli attuali orari; inoltre, chiede di prevedere nel Piano tutti gli interventi infrastrutturali necessari al raggiungimento di questo obiettivo.
Come ha spiegato nell’illustrazione la Consigliera Chiara Minelli, «la bozza di Piano regionale dei trasporti prevede una riorganizzazione degli orari ferroviari che porterebbe non ad una velocizzazione ma ad un ulteriore allungamento degli attuali tempi di percorrenza. In effetti, il cadenzamento dell’orario è utile, ma non deve andare a scapito della velocità dei collegamenti. Gli obiettivi di rapidità individuati nel Programma strategico per la ferrovia (50 minuti da Aosta ad Ivrea e 1 ora e mezzo da Aosta a Torino Porta Susa) vanno perseguiti e integrati anche con il Piano regionale dei trasporti.»
L’Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha sottolineato: «L’obiettivo è la puntualità e intendiamo lavorare su questo, nonostante le varie difficoltà. Sarebbe interessante definire il tempo di viaggio non solo da stazione a stazione, ma dal luogo di partenza (anche da una valle laterale) al punto di arrivo. Dobbiamo rendere il servizio dei trasporti appetibile e rispettoso delle esigenze dell’utenza: in questo senso, occorre rendere più efficiente l’integrazione tra ferrovia e pullman, rendendoli servizi complementari. Anche alla luce dei sopralluoghi condotti di recente, l’aspetto cui tendiamo è definire un programma di servizi che renda percorribile almeno in un’ora e 40 minuti la tratta Aosta-Torino. In quest’ottica, continueremo a sollecitare la Regione Piemonte affinché venga eliminata buona parte dei loro numerosi passaggi a livello.»
Impegnare l’Amministrazione a proseguire e intensificare l’uso della lingua francoprovenzale/arpitana su tutto il territorio regionale e la lingua walser nei comuni della Valle del Lys sensibilizzando la comunità, le istituzioni e il tessuto sociale ad utilizzare maggiormente le lingue storiche della Valle d’Aosta. È il testo della seconda mozione approvata all’unanimità dal Consiglio così come emendata dall’Assessore ai beni culturali e presentata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste.
Le Conseiller Roberto Luboz (Lega VdA), en illustrant le texte de la motion, a parlé «d’un appauvrissement culturel surtout vis-à-vis du francoprovençal et des langues walser mais aussi à l’égard du français. Personne ne peut jouir de l’italianisation de notre terre: notre francophonie est l’héritage de l’histoire et il est urgent de faire une réflexion sérieuse sur ce sujet. C’est pourquoi nous proposons au Gouvernement régional de se faire promoteur de l’utilisation de nos langues maternelles dans les événements typiquement valdôtains, tels que la Bataille des Reines, la Foire de Saint-Ours ou les Floralies Vocales.»
L’Assesseur aux biens culturels, Laurent Viérin, a partagé le principe selon lequel «pour défendre une langue il faut la parler et qu’il faut être attentif sur la question linguistique non pas avec une vision passéiste mais d’une façon moderne. Il faut prendre acte de la situation actuelle sans oublier que la Vallée d’Aoste a travaillé dans les décennies pour maintenir l’identité patoisante, à partir des années 70 avec l’action des centres culturels qui ont sauvegardé le francoprovençal, et la Vallée d’Aoste est l’unique région au monde où il existe encore.» L’Assesseur a proposé un amendement à la motion, «car il est important de solliciter toutes les Institutions valdôtaines (Gouvernement, Conseil régional, Communes, associations culturelles…) à l’utilisation de nos langues et à intensifier les mesures à ce propos. Je crois que si nous faisons front commun nous serons plus forts, car ce thème n’a pas d’étiquette ni de partis, il appartient à toute la communauté valdôtaine.»
È stata poi respinta, con 14 voti a favore, 3 contrari e 17 astensioni, espressi con votazione segreta, la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle concernente la composizione del Consiglio di amministrazione della società italiana di gestione del Traforo del Gran San Bernardo, la SITRASB. Il testo intendeva impegnare la Giunta regionale ad annullare la nomina di due Consiglieri, in quanto recenti candidati in liste dei movimenti che compongono la maggioranza regionale.
Come ha specificato nell’illustrazione il Vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan, «l’iniziativa è tesa alla loro sostituzione in modo trasparente e meritocratico, al fine di garantire ad una delle società partecipate regionali, fondamentale per le relazioni con l’intera comunità alpina, lo sviluppo che merita. È una brutta politica, indipendentemente dall’appartenenza partitica, nonché brutta abitudine, affidare incarichi a degli “Yes man”. Ci auguriamo che finalmente quest’Aula lanci un segnale, per cui, d’ora in poi, si proceda a nominare ad una posizione retribuita una persona in grado di fare del lavoro utile per i valdostani. Far politica non significa calcolare i guadagni.»
Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha replicato: «Non si può parlare di triste tendenza, la scelta è sì fiduciaria, ma le professionalità sono state valutate in modo preciso. Essere stati candidati non deve essere considerato un aspetto negativo, è espressione di una disponibilità di mettersi al servizio della collettività. Su questa mozione ci asterremo, con l’impegno a studiare una nuova legge sulle nomine.»
Al momento della pubblicazione di questo comunicato i lavori sono appena ripresi.
(3 luglio 2019)
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