di Redazione #Piemonte twitter@torinonewsgaia #Politica
Il segretario del PD Piemonte Paolo Furia intervenendo a Quarona (VC) ad un incontro alla presenza di operai, diversi ex operai, partite iva, studenti universitari, sindacalisti, un ex sottosegretario del governo in una serata incentrata sul “futuro del Pd” si è soffermato sulla necessità di “lavoro. Terra operaia, la Valsesia sta tornando ai livelli di crisi del 2009: gli ordinativi, rispetto all’anno scorso, calano dal 20 al 40% e le situazioni di crisi aumentano, giù fino a Gattinara. Tanti, anche tra i presenti, si sono detti contro il jobs act e la linea del pd: su art 18, tutele crescenti solo apparenti, sulle pensioni, contro gli abusi nell’alternanza scuola-lavoro. Ho provato a ricordare che prima del jobs act alcune figure professionali già esistenti come i co.co.co. non avevano neanche un ammortizzatore sociale. Che la precarizzazione del lavoro è iniziata prima e che il troppo alto costo del lavoro danneggia prima di tutto i lavoratori”.
La conclusione di Furia è semplice, e stupisce, da commentatori non da supporter, che nessuno dei cervelloni che da Roma pretendono di governare il PD l’abbia mai esternata con tanta chiarezza: il tema della “giustizia sul lavoro messo in mano a soggetti come i 5 Stelle, o alla Lega, trova solo sbandieramenti senza risposta”. E’ necessario, conclude Furia, “ricostruire il Pd come partito del lavoro e dei lavoratori”.
(19 luglio 2019)
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