di Daniele Santi #Politica twitter@torinonewsgaia #Maiconsalvini
Ricorderete che per Matteo Salvini il Covid-19 non esisteva, era qualcosa che portavano gli immigrati – che sono nella stragrande maggioranza negativi al tampone quando arrivano in Italia, e sono ipercontrollati – e solo il contagio di Silvio Berlusconi convinse lui e la sua compare Meloni a cambiare atteggiamento verbale nei confronti della pandemia.
Ma Salvini non può sottrarsi al suo essere salvini e quindi prontamente cambia direzione e chiede ai giudici di rinviare il suo processo causa Covid-19, troppo pericoloso: rischierebbe di infettarsi. La foto in alto testimonia infatti l’estrema prudenza che Salvini mette in atto a salvaguardia sua e degli altri ed è quindi giusto che non vada a processo se c’è il rischio di infettarsi, rischio che invece non esiste quando si presenzia a comizi senza mascherina o si fanno selfie in spiaggia radunando i pochi fan festanti ché un selfie col Capo val bene un contagio.
Salvini chiede così, ottendendo il rinvio, di posticipare il processo per vilipendio della magistratura. In un comizio aveva definito le toghe “Schifezza e cancro da estirpare”. Salvini doveva andare a processo il 19 ottobre.
(18 ottobre 2020)
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