di Paolo M. Minciotti, #nobullismo
Se basta una borsetta arcobaleno per scatenare l’odio contro una tredicenne significa che l’opera di invelenimento delle estreme destre di questo paese ha ormai raggiunto il suo obbiettivo e che l’Italia è pronta per il supremo sacrificio.
“Lesbiche schifose” e “cagne” , così le hanno apostrofate i maschi alfa. “Vi bruciamo vive”, perché il potere è tutto per chi non ha nulla e lavora affinché la vita degli altri sia schifosa come la propria, e poi le hanno prese a botte. È l’ultimo, drammatico, incredibile, pazzesco ed intollerabile episodio di omofobia successo a Torino. Vittime due studentesse tredicenni della scuola media Rosselli nel penultimo giorno di lezioni, poco dopo essere uscite da scuola.
L’aggressione è avvenuta nelle vicinanze del Campus Einaudi, sede di alcune facoltà universitarie, perché, hanno raccontato, una delle due portava una borsa arcobaleno, simbolo della battaglia per i diritti e l’integrazione. Sarebbe stata proprio quella borsa ad innescare l’odio dei bulli insultata, picchiata e finita sotto le cure dei sanitari con il naso spaccato dalle botte. Siamo alla follia del pestaggio bullista per orientamento sessuale presunto. C’è da chiedersi fin quando la politica vorrà guardare dall’altra parte.
(11 giugno 2021)
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