di Redazione Torino
Sono quattro le persone ricercate finite in carcere nelle ultime ore ad opera dei poliziotti del Comm.to Barriera Nizza. In carico all’ufficio che si occupa delle misure di Prevenzione, Sicurezza e Cautelari, pendevano infatti, alcuni provvedimenti di aggravamento in custodia cautelare in carcere emessi dalla Procura della Repubblica di Torino nei confronti di alcuni soggetti già noti alle forze dell’ordine e che negli ultimi tempi si erano resi responsabili di ulteriori fatti delittuosi nonostante fossero già destinatari di alcune misure di prevenzione e cautelari.
E’ il caso di due cittadini italiani, una coppia, l’uomo 32enne e la donna 30enne, inadempienti da tempo all’obbligo di presentazione alla P.G. cui erano sottoposti; i due, nelle ultime si erano resi responsabili di diversi reati contro il patrimonio, ed essendo senza fissa dimora risultavano difficilmente reperibili. Avvalendosi degli uomini della Volante del Commissariato, gli investigatori di Barriera Nizza hanno rintracciato la coppia, solita gravitare nell’area di San Salvario, proprio in via Saluzzo, traendoli in arresto.
Gli altri due provvedimenti riguardano un cittadino albanese di 43 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari, risultato assente durante un controllo di polizia nei primi giorni di febbraio e quindi denunciato per evasione; e un ventiduenne di nazionalità gambiana, con precedenti specifici per spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, destinatario di un provvedimento di cattura, è stato arrestato in virtù dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere che sostituiva la misura del divieto di dimora di Torino.
Nel contesto di serrati controlli del territorio aventi ad oggetto in modo particolare le vie Sesia, Malone, Montanaro, Scarlatti, Corso Palermo e Corso Giulio Cesare, personale del Comm.to Barriera Milano, con l’ausilio di poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine e del V Reparto Mobile, le forze dell’ordine hanno sottoposto a identificazione anche un centinaio di soggetti stranieri: 5 di essi, dediti alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati arrestati e 7 denunciati per reati inerenti alla violazione della legge sull’immigrazione e per porto di oggetti atti ad offendere.
Gli arresti vanno dal maliano ventiquattrenne che spacciava all’angolo di via Giachino nascondendo le dosi di crack all’interno della confezione di una barretta di cioccolato ai cereali, al senegalese di 28 che alla vista degli agenti cercava di trovare riparo all’interno dello stabile di via Carmagnola ove vive, senza peraltro riuscirvi: nel suo alloggio le dosi erano già pronte per essere portate in strada.
Nelle disponibilità dei pusher, i poliziotti hanno spesso ritrovato anche oggetti tecnologici, come cellulari e tablet, dati con ogni probabilità dagli acquirenti in cambio delle dosi di stupefacenti, nonchè somme di denaro contante rilevanti. Sono infatti stati sequestrati oltre 5000 €, in quanto di probabile provento delittuoso. Due connazionali senegalesi di 47 e 24 anni avevano improvvisato un piccolo laboratorio nel loro appartamento: qui, infatti, gli agenti sequestravano bilancini di precisione, lamette, forbici, accendini, cellophane, bicarbonato di sodio utilizzato per il taglio della sostanza, nonché oltre 200 grammi di cocaina ed eroina. Infine, un ventiquattrenne senegalese veniva fermato mentre si spostava su via Stradella a bordo di un monopattino; il giovane era noto agli operatori per trascorsi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Anche questa volta è stato trovato in possesso di 12 dosi di crack, nascoste nelle parti intime e pertanto arrestato.
Informa un comunicato stampa della Polizia di Stato.
(18 febbraio 2022)
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