di Redazione Torino
Ci sono dei momenti nei quali non ci si può prendere il lusso di tenersi terzi.
Bisogna mantenere, certo, uno sguardo critico, in grado di correggere gli errori e anche denunciare le colpe. Però in questo momento essere per la pace significa innanzitutto condannare chi fa la guerra, chi la innesca deliberatamente, chi arresta in una settimana 7000 pacifisti in casa propria, chi scatena un’invasione in pieno stile novecentesco distruggendo migliaia di vite innocenti e condannando i propri concittadini e quelli degli altri paesi a una condizione di instabilità e paura. Dobbiamo dire forte e chiaro che Putin ha esagerato, che nulla giustifica il suo comportamento e che la risposta Europea sarà unita e determinata. Non ha senso invece umiliare o cancellare la cultura russa dai nostri corsi di studio, come avvenuto alla Bicocca in questi giorni. Una cultura da cui ha imparato molto l’Europa intera e che oggi è già sufficientemente umiliata dalle decisioni politiche dei suoi governanti attuali. Dobbiamo chiedere ogni giorno, ogni ora, da ogni piazza e da ogni sede istituzionale che i bombardamenti e l’invasione venga fermata e dobbiamo aiutare i cittadini ucraini sfollati. In questi giorni il Partito Democratico ha chiesto l’attivazione di corridoi umanitari per gli studenti e i ricercatori delle università ucraine attraverso l’attivazione di contratti di visiting presso i nostri atenei: ringrazio gli Atenei per aver lavorato in tal senso. Ci siamo mobilitati per raccogliere nelle nostre sedi di partito generi alimentari e medicinali da portare nei centri di raccolta delle associazioni che si occuperanno di smistarli e portarli in Ucraina. Molti circoli territoriali a Torino stanno raccogliendo con il Sermig e altri stanno aiutando Croce Rossa. Sono gesti forse piccoli ma importanti con i quali ognuno può fare la propria parte.
Così un comunicato stampa di Paolo Furia, segretario regionale del PD Piemonte inviato in redazione.
(5 marzo 2022)
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