Diciamo che mai come in questo momento la nuova arma di distrazione di massa nota come commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia, che come scrive FabiO Salamida su Twitter, “servirà solo a montare un po’ di propaganda per fomentare gente che si curava coi clisteri di candeggina” più che le comiche finali è una clamorosa strizzatina d’occhio alla galassia no-vax che guarda, momentaneamente, al buon Paragone.
Eccoci quindi, non paghi delle frasi negazioniste a giorni alterni di Salvini, non paghi di una Meloni a gridare l’inascoltabile contro Giuseppe Conte, allora presidente del Consiglio e Roberto Speranza, allora ministro della Salute, seminando inquietudini e odi in vista della vittoria elettorale ottenuta a suon di promesse irrealizzabili che infatti non ha mantenuto a favore di un governo nuovamente travolto da troppe questioni personali legate ai suoi componenti per trovare il tempo di fare quello che ha detto tra commissioni d’inchiesta innecessarie, propagande di tutti i tipi, omofobia, odio contro i figli delle coppie omogenitoriali, anti-abortismo, indice puntato contro gli (ormai ex) percettori del reddito di cittadinanza e un’assoluta e quasi totale inazione su ciò che serve.
E non venite a dirci che le armi di distrazione di massa non servono (soprattutto se l’inchiesta su Conte e Speranza è stata archiviata, come in effetti è successo).
(6 luglio 2023)
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