E mentre La Russa commenta La Russa che si commenta anche da sé, eccoci alle prese con un Antonio Tajani bello tonico che trova comunque la maniera di smarcarsi da questo quadro impresentabile di impresentabili e sulla questiona Andrea Joly e Casapound interviene dicendo: “Il presidente del Senato è liberissimo di dire quello che pensa. Io dico quello che mi sembra evidente” ha affermato Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, citato da La Stampa. Secondo Tajani “C’è una legge che prevede che ci debba essere una sentenza della magistratura: se ci fossero gli estremi per farlo – una violazione della legge e della Costituzione – io non avrei problemi”.
E mentre ricordiamo a Tajani che nel frattempo lui e i suoi alleati di Governo potrebbero decidere di sgomberare tutta la malapianta dal palazzone occupato da decenni all’Esquilino, diventa pleonastico sottolineare che renderebbe più credibili anche dichiarazioni come il suo “Non sono d’accordo con La Russa” perché “quello subito da Joly è un pestaggio, un atto criminale. E questo lo dico indipendentemente dal fatto che lui si fosse dichiarato giornalista o meno. La violenza contro qualsiasi persona è sempre una cosa orribile. Non è accettabile picchiare una persona mentre sta riprendendo qualcosa”.
Naturalmente l’esame della questione dal punto di vista del diritto: “Spetta alla magistratura e al legislatore” perché c’è “una legge che prevede che ci debba essere una sentenza della magistratura”.
Come per lo sgombero di Roma, guarda un po’.
Insomma almeno a parole, e con una certa sospetta frequenza, Forza Italia si mette di traverso al governo. Viene quasi il sospetto che la Marina e Piersilvio spingano.
(25 luglio 2024)
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