Presentato il bando regionale “AcqueVive 2025”, con una dotazione di 3 milioni di euro, per l’attuazione del Piano di Tutela delle Acque, finalizzato al raggiungimento del buono stato ecologico e chimico, allo sviluppo di soluzioni basate sulle infrastrutture verdi e sui servizi ecosistemici che la natura è in grado di offrire: protezione dalle ondate di calore, riequilibrio del ciclo dell’acqua, riduzione del rischio idrogeologico e del dissesto, miglioramento della biodiversità.
La Giunta regionale ha intanto confermato anche per il 2026 la dotazione finanziaria di 3 milioni di euro per proseguire questa iniziativa, attuando gli indirizzi che l’Unione europea ha fornito ai Paesi membri, sul ripristino della natura e sulla necessità di riattivare un corretto ciclo delle acque, adottando pratiche di sostenibilità e infrastrutture verdi per migliorare l’infiltrazione delle acque nel suolo e prevenirne l’inquinamento chimico, contrastando inoltre gli effetti negativi dei cambiamenti climatici e conseguire il miglioramento ambientale.
«Il bando “AcqueVive” – dichiarano il Presidente della Giunta regionale Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – fa parte di un progetto e della strategia regionale per prendersi cura dei luoghi in cui viviamo. I fiumi, i laghi e i torrenti sono corpi idrici vivi e noi ci occupiamo del miglioramento della loro salute. Grazie a questo progetto, avviato nel 2018, siamo riusciti a piantumare oltre 200 mila alberi e oltre alla tutela delle acque superficiali, ci occupiamo come novità, anche delle acque sotterranee».
Si prosegue dunque verso gli obiettivi individuati nella missione “Restore our Ocean and waters by 2030” dalla Ue che mira a proteggere e ripristinare entro il 2030, le migliori condizioni delle acque, attraverso la ricerca e l’innovazione, l’impegno dei cittadini e gli investimenti nell’economia blu. Entro novembre sarà ufficialmente pubblicato e quindi aperto il nuovo bando, che coinvolge dei portatori di interesse, sia a livello locale che nazionale e che vedrà confermata l’impostazione già seguita nel 2025, quindi non solo interventi sulle acque superficiali, ma anche sulle acque sotterranee, ritenute importante riserva per le situazioni di emergenza che deve essere preservata e riqualificata quando le sue condizioni di qualità non siano ottimali.
L’illustrazione dei 13 progetti finanziati nel 2025 è avvenuta stamattina nella sala trasparenza della Regione Piemonte, con l’intervento dell’assessore Marnati. Il bando rappresenta l’occasione annuale per fare il punto sulla riqualificazione delle acque, intese come fiumi, laghi e da quest’anno anche acque sotterranee, e per stimolare gli Enti territoriali piemontesi a farsi attori del miglioramento dello stato delle acque e più in generale della natura e degli ecosistemi.
L’edizione 2025 appena conclusa è l’ottava. Dal 2018 sono stati erogati complessivamente quasi 19 milioni di euro, con il finanziamento di 87 progetti (tra i quali figurano l’adeguamento delle opere idrauliche, la gestione conservativa della vegetazione perifluviale, il rimodellamento dell’alveo e delle sponde, l’installazione di strumenti di misura del prelievo ai fini del rilascio del deflusso minimo vitale, il recupero di aree umide perifluviali, il rifacimento di difesa di sponda con tecniche riconducibili all’ingegneria naturalistica, oltre a due interventi mirati al risanamento delle acque sotterranee).
Questa costante fonte di finanziamento, rinnovata ogni anno, consente agli enti locali la possibilità di farsi promotori di progetti di riqualificazione degli ambienti acquatici del loro territorio, sia a scala locale sia, nel caso di un accordo con altri enti limitrofi, di area vasta, con un contributo che cresce in proporzione al numero dei partner fino ad un massimo di 600.000,00 euro.
In occasione della presentazione del bando AcqueVive 2026, erano presenti sul podio dei vincitori dell’edizione 2025, per la premiazione, il sindaco del Comune di Villanova Canavese (To), Roberto Ferrero; il progettista del Comune di Demonte (Cn) Marco Spada e la funzionaria Chiara Mastretta, in rappresentanza della Città Metropolitana di Torino.
Durante la presentazione del bando AcqueVive è stato approfondito il programma Life Climax Po, dedicato al tema dei cambiamenti climatici in relazione agli ambienti acquatici e perifluviali che ha come focus l’adattamento ai cambiamenti climatici lungo l’asta del fiume Po. Il progetto, coordinato da Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, ha la durata di 9 anni e si pone, tra i principali obiettivi, quello di incrementare la conoscenza dell’impatto dei cambiamenti climatici sul Po e la contestuale ricerca di possibili strumenti di adattamento da proporre a tutti i livelli, per contrastare il cambiamento climatico. All’evento hanno partecipato alcune fondazioni interessate ad investire sul territorio (San Paolo, Crt, Cariplo, Crc e Capellino), interventi importanti per incrementare le partnership pubblico-privato, per raggiungere l’obiettivo comune di riqualificazione fluviale e di continuare ad occuparsi di tematiche di riqualificazione ambientale.
(12 novembre 2025)
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