Il mal di schiena è uno dei disturbi più comuni nella vita moderna: colpisce chi lavora in ufficio, chi guida molte ore, ma anche chi fa attività fisica intensa o, al contrario, chi si muove troppo poco. È un dolore “democratico”, che non fa distinzione d’età. A volte è solo un fastidio passeggero, altre invece nasconde un problema più serio. Come capire la differenza?
Quando il mal di schiena è “normale”
Nella maggior parte dei casi, il mal di schiena è dovuto a tensioni muscolari o articolari causate da cattive abitudini quotidiane:
- posture scorrette mantenute per ore,
- movimenti improvvisi o sforzi eccessivi,
- sedentarietà o stress accumulato.
Spesso, è la risposta del corpo a una giornata “troppo pesante”. In queste situazioni, il dolore tende a passare nel giro di pochi giorni, soprattutto se si riposa, si fanno leggeri esercizi di stretching o si applica calore nella zona interessata. Anche una breve passeggiata o un po’ di movimento dolce possono aiutare a sciogliere la muscolatura.
Un po’ di attenzione e qualche correzione posturale spesso bastano per stare meglio. Tuttavia, ignorare questi piccoli segnali troppo a lungo può farli diventare cronici, e allora anche le attività quotidiane più semplici iniziano a diventare faticose.
Quando è il momento di preoccuparsi
Ci sono però dei campanelli d’allarme che non vanno ignorati. È importante rivolgersi a un medico se:
- il dolore è persistente o ricorrente,
- si irradia verso le gambe (come nella sciatica),
- compaiono formicolii o debolezza muscolare,
- il dolore è più forte di notte o interferisce con il sonno,
- si accompagna a febbre, perdita di peso o segue un trauma.
In questi casi, il mal di schiena potrebbe dipendere da ernia del disco, artrosi, spondilolistesi o altre patologie che richiedono una valutazione specialistica. Un errore comune è “aspettare che passi da solo”: ma quando il dolore dura settimane o limita i movimenti, è tempo di agire.
L’importanza di una visita ortopedica
Quando il dolore non passa, è bene non affidarsi solo a rimedi “fai da te”. Una visita con un ortopedico in una città come Torino, dove sono presenti numerosi centri specializzati e professionisti esperti in patologie della colonna, può essere il passo giusto per capire la causa del problema e impostare un trattamento personalizzato.
Lo specialista può prescrivere esami mirati (come radiografie o risonanze magnetiche), valutare la postura e la mobilità, e proporre un percorso terapeutico su misura. In molti casi bastano fisioterapia e ginnastica posturale; in altri, può essere utile un supporto ortesico o una terapia infiltrativa. Nei casi più complessi, si valutano interventi mini invasivi che consentono un recupero rapido e meno traumatico.
Un ortopedico esperto può anche aiutare a prevenire recidive, insegnando come proteggere la schiena nella vita di tutti i giorni e come rinforzare la muscolatura di sostegno.
Come prevenire il mal di schiena
Prevenire è sempre la soluzione migliore. Bastano alcune buone abitudini per proteggere la schiena nel lungo periodo:
- praticare attività fisica regolare (nuoto, yoga o pilates);
- mantenere il peso sotto controllo;
- alzarsi spesso se si lavora seduti;
- sollevare i pesi piegando le ginocchia, non la schiena;
- dormire su un materasso adatto, che sostenga bene la colonna.
A queste regole si aggiunge una buona dose di consapevolezza: ascoltare il proprio corpo, non forzare i movimenti e dedicare del tempo al benessere posturale.
Il mal di schiena può essere un semplice fastidio o il segnale di un problema più complesso. La differenza la fa l’ascolto: capire quando il corpo chiede riposo e quando, invece, serve l’aiuto di uno specialista.
(18 dicembre 2025)
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