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La giuria della ventesima edizione del Premio “La Donna dell’Anno”, che ha stabilito di decretare un ex aequo tra le tre candidate finaliste: Isoke Aikpitanyi, Waris Dirie e Margarita Meira: Il motivo è legato alle loro storie, particolarmente toccanti, che parlano di sofferenze tali da non aver consentito una scelta, correndo il rischio di stilare una sorta di graduatoria del dolore cui sono state sottoposte.
Isoke Aikpitanyi, nigeriana, dopo essere riuscita a liberarsi dallo sfruttamento di chi l’aveva costretta a prostituirsi, ha deciso di aiutare le ragazze vittime della tratta; Waris Dirie, modella somala naturalizzata austriaca, porta avanti un’incessante battaglia contro le mutilazioni genitali femminili e per i diritti delle donne; Margarita Meira, dopo aver perso la figlia, vittima della tratta di esseri umani in Argentina, ha creato, insieme ad altre mamme, un’Associazione per lottare contro lo sfruttamento sessuale e offrire sostegno.
La consegna del Premio è avvenuta nella serata del 14 marzo 2018, a Saint-Vincent, al centro congressi del Grand Hôtel Billia, nel corso di una cerimonia presentata dal direttore artistico Paola Corti e dalla conduttrice Katia Berruquier. Sul palco, le cui scenografie sono state realizzate per l’occasione dagli studenti della classe 4a B del Liceo artistico di Aosta, è salita anche la madrina di questa edizione del Premio, la cantante maliana Inna Modja, che, attraverso la sua energia coinvolgente, ha testimoniato della propria drammatica esperienza di vita e della lotta che sta conducendo contro la violenza sulle donne.
Ad ognuna delle vincitrici del Premio “La Donna dell’anno” sono stati attribuiti 15 mila euro.
Anche quest’anno è stato coinvolto attivamente il pubblico, che ha potuto votare via web la propria finalista preferita per l’attribuzione del Premio Popolarità: avendo ottenuto il 54% dei voti, è stato simbolicamente riconosciuto a Margarita Meira.
È stato poi consegnato, da parte della Vicepresidente Silvana Sensi e dalla Consigliera e past president Maria Paola Battistini Varda, il Premio Soroptimist International Club Valle d’Aosta, che ammonta a 2 mila 500 euro, a Rosa Pepe, avvocato campano che da anni opera a sostegno delle donne vittime di violenza.
Il prestigioso riconoscimento internazionale è promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con il Comune di Saint-Vincent e il Soroptimist International Club Valle d’Aosta, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e con Donna Moderna e Mondadori Store in qualità di media partner.
Il Premio, nato con l’intento di valorizzare il ruolo delle donne nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro, nella politica, nella comunicazione, nelle arti e nello spettacolo, quest’anno, focalizzandosi sul tema “Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione!”, si propone di contribuire a far sì che forte si faccia sentire la voce di chi difende nel mondo le donne maltrattate, violentate, umiliate, perseguitate, private di ogni diritto fondamentale sino a quello più sacro della vita.
(15 marzo 2018)
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