di Giovanna Di Rosa #Tav twitter@gaiaitaliacomlo #Tav
Spingere Appendino a prendere una decisione è come sparare a salve contro un rinoceronte che abbiamo a due metri da noi. Inutile. Ma + Europa ci prova e la mette all’angolo. Come se fosse difficile. Ora la Sindaca dovrà decidere se dire “Sì” o “No” al referendum sulla Tav, che si farà suo malgrado. Perché anche le grida dei pentaleghisti contano fin quando non cambia il vento. Che a volte cambia in fretta. Così la Sindaca dei complotti degli altri sui disastri in piazza e dei collaboratori indagati, sarà costretta, prima o poi, a dire una cosa che non potrà cambiare il giorno dopo.
La Tav è una roba seria, al contrario del movimento che l’ha eletta, e lei si troverà ora a dover fare i conti con Chiamparino da una parte, che vuole ed otterrà il referendum popolare sulla Tav, ed il prode Alberto Airola dall’altra, che grida no, no, no e ancora no, minaccia di andarsene dal M5S, di tenersi il simbolo e di volere indietro i giocattoli.
Appendino, da parte sua, ha già pronta la soluzione: non farà nulla. Assolutamente nulla. E non dirà nulla. Le uniche cose che sa fare.
(1 marzo 2019)
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