di Redazione #Asti twitter@gaiaitaliacomlo #LGBTI
Il Comune di Asti ha deciso di concedere il patrocinio alla sfilata del Gay Pride del prossimo 6 luglio dopo una combattuttissima riunione di giunta dove gli integralisti della destra che odia tutti hanno dato battaglia (divertente il Sindaco che si presenta in conferenza stampa coi guantoni da boxe) e che perde la battaglia. Per il Sindaco, sei favorevoli e quattro contrari è stato il risultato della votazione, la concessione del patrocinio è una “scelta di civiltà che conferma la nostra intenzione di fare di Asti una città del rispetto, dove si combattono le discriminazioni, contro il bullismo, le violenze di genere e, in definitiva, dando seguito con i fatti a ciò che stiamo sostenendo da tempo”.
Speriamo non succeda come a Torino, dove Appendino partecipa al Gay Pride insieme all’assessore Giusta e poi vuole fare un gemellaggio con San Pietroburgo, città dove l’orribile omofobia russa è applicata con più rigore. Naturalmente Rasero, libertario, ma comunque non troppo, ha precisato che non verrà concesso alcun contributo in denaro ed ha invitato gli organizzatori a non chiudere la manifestazione “con comizi di natura politica” e evitare “eccessi di cattivo gusto”. Come sei suoi guantoni da boxe fossero un inno allo stile e i suoi consigli richiesti.
Abbiamo la sensazione che la storia non finirà qui. Staremo a vedere.
(6 marzo 2019)
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