di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@gaiaitaliacomlo #SiTav
Il desiderio di piacere è un pessimo consigliere. E ha la memoria corta. Così che ci troviamo con un vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno, in pratica factotum del governo della destra più orribile di sempre e secondo azionista della compagine di governo in attesa del sorpasso, che è anche poliziotto, vigile del fuoco (con denuncia al seguito) ultras con condannato al fianco, aquilano a L’Aquila, napoletano a Napoli, della Basilicata in Basilicata, leghista del nord al nord, leghista e basta al sud, lepenista in Francia, pentastellato in coalizione, putiniano in Russia, sovranista in Italia, teocrata in Iran: insomma il Salvini-Zelig.
Tra i numerosi travestimenti ad usum elezioni il segretario leghista che oggi racconta di essere pro-Tav ma è alleato con un movimentucolo di estremisti che la Tav proprio non la vuole, ha un passato No-Tav con tanto di felpa, che è durata naturalmente fin quando è durata. Speriamo abbia fatto miglior fine di quella che farà la sua carriera politica.
(12 marzo 2019)
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