di Giancarlo Grassi #pentaleghismo twitter@torinonewsgaia #politica
L’insaziabile necessità di Chiara Appendino di farsi terra bruciata attorno con provvedimenti ideologici che non servono a nessuno, né a lei, né alla città, né ai cittadini che devono ingoiarseli, ha colpito ancora con la nuova ed inutile ZTL (foto Corriere) che ha mandato su tutte le furie i negozianti e il migliaio di manifestanti che stavano sotto Palazzo Civico.
Lei, che è Sindaca che vale e si nota, ha replicato a muso duro alle contestazioni dettando le regole, secondo i dettami della regola pentagrillina del “se ti va bene è così sennò è così lo stesso” e dettando le condizioni per un “dialogo” [sic] secondo le sue regole. Laddove sue sta per della Sindaca.
“Qua noi siamo disponibili sempre a dialogare, chi urla non trova spazio. Quando vorrete venire a parlare, ci troverete qui. La nostra responibilità è nei confronti dei giovani. Noi lavoriamo per voi”, ha detto – lo riporta Repubblica – la Sindaca della verve ai manifestanti. E siccome la battuta le era venuta bene ha continuato: “Quando vorrete parlare con noi di politiche che mettano al centro l’ambiente e siano sostenibili, la nostra porta sarà aperta (…) Voi non avete capito: questa delibera la porteremo fino in fondo”. Perché l’ascolto è una cosa. L’interesse per le ragioni di coloro che si stanno “ascoltando” sono cosa “altra”.
Altra da Appendino, per intenderci.
I negozianti protestano contro l’ipotesi di un ticket per entrare in centro con l’auto che ora, dopo lo scontro, possono starne certi, diventerà molto più di una ipotesi.
(19 marzo 2019)
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