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Si è disputato ieri l’incontro di calcio Italia-Bosnia Erzegovina, valevole per la qualificazione al campionato europeo 2020, alla presenza di circa 30.000 spettatori, di cui oltre 5.000 tifosi ospiti. Numerosi gli interventi delle forze dell’ordine prima e dopo la partita, con due provvedimenti Daspo già emessi nel primo pomeriggio, nella fase di afflusso all’Allianz Stadium le forze dell’ordine sono stati individuati altri due tifosi bosniaci in possesso di fumogeni e bengala. Si tratta di un ragazzo svizzero di 25 anni e di un bosniaco di 28. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive.
Nei loro confronti, il Questore di Torino ha emesso due provvedimenti di divieto di accedere alle manifestazioni sportive, in questo caso della durata di 3 anni, per un totale di quattro provvedimenti Daspo in occasione del match Italia – Bosnia Erzegovina. Sempre nelle fasi di filtraggio, è stata arrestata per detenzione di sostanza stupefacente una donna svizzera di 26 anni che deteneva 30 g di eroina. Infine, due bosniaci sono stati denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale.
Oltre ai provvedimenti segnalati, nell’ambito dei servizi preventivi per l’incontro di calcio Italia-Bosnia, gli agenti della Polizia di Stato avevano fermato un minivan all’altezza del casello autostradale di Rondissone, con a bordo 15 tifosi della squadra ospite diretti all’Allianz Stadium. Nel corso del controllo, la Digos ha rinvenuto 16 fumogeni trasportati da due tifosi: M.S., un trentacinquenne di nazionalità bosniaca, e Z.J., un trentaquatrenne sloveno. I fumogeni sono stati sequestrati ed il Questore di Torino ha emesso altri due provvedimenti Daspo, della durata di 24 mesi, immediatamente notificati.
I tifosi sono stati inoltre denunciati per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive.
(12 giugno 2019)
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