di Redazione, #Torino twitter@torinonewsgaia #Cronaca
Domenica, all’ora di pranzo, gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in un alloggio del quartiere Madonna di Campagna a causa di una segnalazione di una lite in famiglia tra una donna e un uomo.
Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la donna, con diverse ecchimosi sul volto, a casa della vicina. Entrati nell’alloggio della coppia, i poliziotti hanno trovato la casa a soqquadro, con cocci di vetro per terra e un pezzo di bastone. Addosso all’uomo, il compagno della vittima, gli agenti hanno rinvenuto un coltello a serramanico. Nella camera da letto gli agenti, riposti nei mobili, hanno trovato anche un machete, tre coltelli, un coltellino modello svizzero e due tirapugni.
Dai racconti, gli agenti hanno potuto constatare che quella mattina l’uomo, nervoso per aver smarrito il cellulare, ha iniziato ad imprecare contro la compagna lanciando per terra piatti e bicchieri. Vista l’aggressività, la donna si è rifugiata in camera da letto con la speranza che l’uomo si calmasse. Inoltre, quest’ultimo ha preteso che la sua compagna pulisse la cucina dagli oggetti andati in frantumi. Nonostante la donna abbia assecondato la richiesta, il compagno l’ha afferrata per il collo poi l’ha spinta facendola cadere per terra, colpendola poi ripetutamente fino a provocare la rottura dell’ingessatura che la vittima aveva alla gamba. Non pago, ha preso i cellulari della vittima e con un martello li ha ridotti in frantumi. Dopo una pausa apparente, il reo prima ha abbattuto una porta, poi è tornato ad aggredire la sua compagna. In questa circostanza la donna ha utilizzato contro l’aggressore un taser che lei stessa aveva comprato temendo per la propria incolumità, alla luce dei comportamenti del compagno e del fatto che questi collezioni armi. Trovandosi vicino alla porta di casa, la parte lesa ha urlato per chiedere aiuto, riuscendo al contempo ad allontanarsi dall’alloggio rifugiandosi dalla vicina.
Dalle parole della vittima, i poliziotti hanno potuto ricostruire che il vissuto di maltrattamenti andava avanti da tempo, circa due anni, soprattutto da quanto l’uomo aveva iniziato a fare uso di alcol. Spesso i litigi, per futili motivi, si trasformavano in aggressioni fisiche. In una circostanza la donna era stata lasciata a dormire tutta la notte fuori di casa sul pianerottolo.
L’aggressore, un italiano di 40 anni, per i fatti narrati, viene arrestato dagli agenti della Squadra Volante per maltrattamenti in famiglia.
(13 febbraio 2020)
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