di Redazione, #Piemonte
Il golpe militare in Birmania/Myanmar è un attacco alla democrazia e ai diritti che nessuno dovrebbe sottovalutare. Il Partito Democratico del Piemonte si unisce alle associazioni umanitarie, ai sindacati, ai militanti del Partito nazionale per la Democrazia e al popolo birmano per chiedere:
- l’immediata liberazione di tutte le persone arrestate durante il golpe per avere difeso l’esito delle elezioni democratiche e i diritti civili e politici, del presidente della Repubblica Wyn Myint e del premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi
- Il non riconoscimento della giunta militare insediata con il golpe e la promozione di ogni azione diplomatica per ripristinare il governo democraticamente eletto
- Il blocco globale della vendita di armi verso la Birmania/Myanmar.
Il Partito Democratico del Piemonte ha chiesto ai suoi rappresentati al Parlamento europeo di promuovere una dura presa di posizione da parte delle Istituzioni europee e degli Stati membri. Le violazioni dei diritti sono ovunque insopportabili e intollerabili: non possiamo correre il rischio di essere assuefatti dalla violenza, dalla prevaricazione, considerando “normali” situazioni come quella birmana. La democrazia è un bene prezioso e fragile, che va difeso ovunque.
Così in una nota stampa Paolo Furia, Segretario Regionale PD Piemonte e Michele Miravalle, Responsabile Europa PD Piemonte.
(12 febbraio 2021)
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