di Redazione, #Politico
Si parla di un testo presentato dall’assessore Marrone in cui si propone, quale punto qualificante, di aprire sportelli gestiti dalle associazioni contrarie alla 194, associazioni di sostegno alla vita dal concepimento, che avrebbero come compito quello di accogliere le donne che decidono di interrompere la gravidanza, di fatto, per dissuaderle a farlo. Si tratta di una scelta che dà la misura della furia ideologica dell’Assessore, mascherata di buone intenzioni di protezione della salute della donna, in realtà violenta e ipocrita.
Si parla delle donne come di persone poco accorte e poco avvedute. Mascherando un pensiero patriarcale e misogino con belle parole e buone intenzioni di maggior tutela, non si fa altro che insultare le donne. Tutto questo in contrasto non solo con lo spirito della Legge, che garantisce la libera scelta e l’autodeterminazione, ma anche con l’allargamento dei diritti. Il nodo della questione sta proprio nella volontà di smantellare i diritti che già ci sono. L’ideologia sottesa mira a non sostenere politiche di welfare, le uniche che sono possono essere a sostegno delle donne.
La lotta all’aborto si fa non attraverso la limitazione coattiva della libertà della donna, ma implementando politiche sociali adeguate, così che l’ampliamento delle possibilità di scelta non equivalga necessariamente alla solitudine e al dolore. Se davvero si vuole evitare che l’aborto, che deve rimanere scelta possibile, sia esperienza di dolore si devono sostenere piani di informazione sessuale, seri, nelle scuole.
Vi è poi un sotteso giudizio di valore che viene dato in merito alla pratica stessa dell’aborto: sostenere che l’aborto sia “un gesto di grande rilevanza emotiva, sociale e morale”, vuol dire implicitamente giudicare l’aborto come una pratica sociale, non più riconducibile a una scelta individuale della donna, così come dovrebbe essere, quanto a un atto con delle ripercussioni per la collettività.
Chiediamo dunque chiarimenti sul fantomatico testo dell’Assessore Marrone e insistiamo sulla necessità che la Legge 194 venga rispettata ed attuata in ogni sua parte. Così un comunicato stampa a firma Paolo Furia, Segretario Regionale PD Piemonte e Michele Miravalle, Responsabile Diritti PD Piemonte.
(11 marzo 2021)
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