di Giancarlo Grassi
E’ stata una indimenticabile, per l’ennesima volta, apparizione televisiva quella di Matteo Salvini del 26 gennaio scorso a Otto e Mezzo quando è riuscito a dire “I sondaggi danno la Lega in crescita per settimane”. In realtà tutti i sondaggi danno la Lega in calo da settimane, un calo che sembra non avere fine (la Supermedia alla quale vi rimandiamo è del 16 gennaio, quella successiva del 26 gennaio colloca la Lega all’8,5%, in ulteriore calo)
Addirittura i sondaggi sulle elezioni in Lombardia attribuiscono ventisette consiglieri s Fratelli d’Italia con il fratello di La Russa pronto per essere messo lì alla vicepresidenza a fare la guardia a Fontana. I sondaggi settimanali di tutti gli istituti demoscopici vedono Meloni avanti di oltre tre volte i voti attribuiti alla Lega. Davvero Salvini racconta un’Italia che esiste solo per i pochi che ancora lo votano (si era al minuto 26’20” della trasmissione per chi voglia godersi il video).
E potrebbe andargli peggio perché la presidente del Consiglio c’ha tenuto a dire chiaramente come la pensa sull’autonomia differenziata articolando un “No a un’Italia di serie A e una di serie B” che lascerebbe poco spazio a dubbi. Se ne vanno così, in pochi giorni, due leggende salviniane: la Lega invincibile che cresce nei sondaggi; l’autonomia differenziata scambiata con il semipresidenzialismo. E deve ancora vedere cosa succederà alle elezioni della Lombardia. Temiamo non gli piacerà per niente.
(30 gennaio 2023)
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