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“Vamos a ser el Renacimiento del Continente” e l’Italia Signora Presidente?

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di Giancarlo Grassi
 
Ed ecco la presidente del Consiglio nella versione spagnola (stendiamo un pietoso velo sull’accento, ma non sulle parole): perché di Meloni ce ne sono molte versioni. Quella italiana, dove improvvisatissima ducessa si erge in tutta la sua statura politica sulla camionetta e con piglio virile guarda attorno a sé; c’è quella dalla mise svolazzona, giacca lunga con balze e colori sgargianti, che se ne passeggia verso l’incontro con Von der Leyen; c’è poi quella istituzionale che cambierà l’Italia in senso autarchico per il vostro bene, mica per sete di potere. Una Evita Peron de noantri, diciamo. Leggermente più inquietate, politicamente parlando. Poi c’è quella che fa l’occhiolino a Orbán e anche a Le Pen (giusto per ricordare a Salvini come si fa la politica). Prima c’era stata quella che vi aveva promesso miracoli e c’avete creduto – parliamo di quel 26,6% che l’ha votata il 22 settembre 2022, nonostante si sapesse che di promesse non ne avrebbe mantenuta nemmeno una. Perché soldi ce ne sono sempre meno (debito pubblico a sfiorare i 3mila miliardi di euro, qualcosa come 24 miliardi di € di interessi al mese, altro che miracoli) e mica puoi fare come gli USA che i soldi, quando non ci sono, se li stampano e se aumenta la tua inflazione, cazzi tuoi.
 
Ma c’è un’altra Meloni, quella più vicina alla Meloni che anche lei conosce meglio: è quella che va da Vox a lanciare i suoi proclami tra le ovazioni di un elettorato cieco (ma che purtroppo a tracciare una X ci arriva) e che dopo il suo “Soy Giorgia, soy madre, soy mujer y nadie me lo puede quitar” come se qualcuno volesse toglierle il suo essere donna, a meno che non pensasse a un serial killer, ieri è riuscita a invocare un nuovo Rinascimento europeo con un esilarante “Vamos a ser el renacimiento del Continente”. Impossibile, anche quello, essendo stato il Rinascimento – quello vero – fenomeno culturale e scientifico esclusivamente italiano. Lei, e questo è il bello della barzelletta, il Rinascimento lo vuole fare all’indietro: con Vox, Orbán, Le Pen e meno male che Kais Saïed e il presidente argentino nell’UE non ci sono sennò chissà quali altre fantasie potevano venirle in mente tra Fenici e Peronismi.
 
Con tanto Rinascimento europeo a cui pensare un’Italia che va sempre peggio diventa, naturalmente, irrilevante. Nonostante i miracoli promessi.

 
 

(20 maggio 2024)

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