“La destra di Marrone e Meloni confonde il welfare con le mance ideologiche, con il pieno appoggio del moderato Cirio” hanno dichiarato il segretario regionale del Partito Democratico Domenico Rossi e la presidente del gruppo regionale Gianna Pentenero a commento dell’introduzione del bonus Vesta il nuovo buono da 1.000 euro creato dall’Assessorato regionale alle Famiglie per sostenere l’accesso a servizi fondamentali per i bambini da 0 a 6 anni di pochissime famiglie.
“Ai cittadini non servono le mance da accaparrarsi con il click-day, nella solita guerra scatenata tra chi è in difficoltà, ma i diritti sanciti nella Costituzione. Quelli che la destra sta devastando a tutti i livelli: scuola, sanità e trasporti in primis» aggiungono i consiglieri che attaccano la scelta della giunta piemontese. «Dai diritti per tutti alle regalie concesse una tantum dal potere. È tutto sbagliato, è il contrario della democrazia. Invece dell’ennesimo bonus si investa su asili nido, scuola, sanità e uguaglianza di genere. Solo queste misure daranno una mano alla natalità: il resto è propaganda. La Giunta può azzerare la retta degli asili nido per le famiglie meno abbienti se vuole davvero fare qualcosa di concreto. Altre regioni lo hanno fatto” rilanciano Rossi e Pentenero.
I consiglieri criticano anche gli evidenti richiami al Ventennio fascista – l’inno di Vesta era l’inno dei giovani fascisti “oltre al taglio dei diritti i cittadini devono anche sorbirsi i richiami ai simboli della cultura di estrema destra a cui Marrone oramai ci ha abituati, accompagnati dal silenzio complice di Cirio che fa finta di non vedere o di non capire”.
“Chi paga tutto questo? L’Europa, il “grande nemico”. Nella propaganda è è causa di tutti i mali, ma poi viene usata per coprire finanziariamente tutti i progetti di chi vorrebbe cancellarla”, così concludono i Dem.
(6 dicembre 2024)
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