di Redazione Torino
Lunedì 28 aprile il Torino Jazz Festival 2025 prende il via con un talk, alle ore 16, presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia, dal titolo: “La fotografia e il jazz: una storia da raccontare”, in collaborazione con EXPOSED Torino Foto Festival.
In nessun genere musicale, infatti, la fotografia ha contribuito a creare un immaginario tanto ricco come è accaduto al jazz. Al centro del talk i grandi fotografi americani del passato da William Gottlieb a William Claxton, i contemporanei come Jimmy Katz e gli europei: uno su tutti Guy Le Querrec insieme a un Doisneau poco conosciuto in ambito musicale. Si parlerà anche degli italiani, da Giuseppe Pino a Ugo Mulas fino a oggi. Conferenza e proiezioni a cura di Pino Ninfa, uno dei massimi fotografi italiani di jazz (e non solo).
Dalle ore 18 si entra nel vivo del programma main del festival al Teatro Juvarra con Koro Almost Quintet, una produzione originale TJF con il progetto “Lonely House. La musica di Kurt Weill”.
Dalla Berlino degli anni Venti a New York passando per Parigi, Kurt Weill ha composto le musiche che descrivono un’epoca. Il quintetto Koro con la musica di Weill diventa una piccola banda, un gruppo di solisti, una sezione fiati jazz, un ensemble da camera che percorre le galassie di una musica tra pop, classica e jazz, capace di perdersi tra le stelle. Questa singolare formazione rivisita l’idea del quintetto di musica classica “quasi” tutto di ottoni, come recita il nome del gruppo, con la presenza, a scompaginare le carte, del sassofono dell’arrangiatore del progetto Cristiano Arcelli.
Si prosegue alle ore 18 al Cinema Massimo con la pellicola “La cantina, altri appunti sul jazz” di Toni Lama, Stefano Landini e Andrea Polinelli (Italia 2024, 55’, col.) in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema.
Un film su come sia nato il jazz a Bologna e come contribuisca all’ambiente musicale italiano attraverso la seconda metà del ‘900. Il documentario completa il trittico composto da Compro oro sullo Swing Club di Torino e Cocktail bar sul Music Inn di Roma, – un trittico concepito da Toni Lama, collezionista, organizzatore, agente torinese – e rappresenta un contributo prezioso per capire il passato del jazz mentre ne interpretiamo l’attualità. All’interno di un contenitore rappresentato da un concerto jazz registrato dal vivo nel 2025 presso il Camera Jazz Club di Bologna, si inseriscono le interviste ad alcuni dei più significativi personaggi che hanno segnato la storia del jazz a Bologna. Questa proiezione è dedicata al compianto Toni Lama e al regista Stefano Landini, scomparso di recente. Il film è introdotto da Andrea Polinelli e Roberto Gambacorta.
Ancora nel programma main del festival, alle ore 21, al Teatro Colosseo protagonista la sassofonista e compositrice più interessante emersa dal panorama americano degli ultimi anni: Lakecia Benjamin.
La sua unione di r&b, hip hop, jazz e funk ha conquistato ovunque il pubblico dal vivo e pur avendo prodotto dischi bellissimi con grandi ospiti, è nella dimensione concertistica che la sua energia si libera completamente. In equilibrio tra la tradizione — pensiamo al lungo apprendistato con il suo mentore Gary Bartz o al riuscito omaggio a John Coltrane — e la contemporaneità, Benjamin è aperta a tutte le forme musicali che ha assorbito e suonato nella sua New York, dalle rime della black poetry a quelle di Kendrick Lamar a tutte le varie declinazioni della musica latina. Il concerto diventa un rito coinvolgente, all’insegna della spiritualità, dell’energia e del ritmo.
Poco prima del concerto, anche la consegna della borsa di studio Memorial Sergio Ramella, voluta da AICS Torino APS, a uno studente del Dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi.
Si conclude alle ore 21:30 da SNODO presso OGR con Ettore Fioravanti Boe/Buoys in “Le Boe featuring Markus Stockhausen”.
Ecco come il batterista e compositore racconta questo concerto con ospite d’eccezione Markus Stockhausen: «Ho voluto ricreare quella magia che tanto mi aveva ammaliato: suonare liberi e gentili, decodificare un segno come fosse una nota e viceversa, usare materiali melodici, ritmici, armonici, timbrici come punto di partenza e porsi come obiettivo un’altra traccia musicale, come fossero tante boe per navigare nel mare dei suoni, paletti per sciare uno slalom, obbligati che si trasformano in piaceri da assaporare, per poi gustarne un altro, e un altro ancora, e così via fino ad esser sazi».
Il festival, giunto quest’anno alla sua XIII edizione, è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Città Metropolitana di Torino e della Fondazione CRT, la sponsorizzazione di RFI Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e il contributo Confartigianato Imprese Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e GTT – Gruppo Torinese Trasporti. Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Programma Lunedì 28 aprile
TALKS, H 16 – CAMERA – CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
LA FOTOGRAFIA E IL JAZZ: UNA STORIA DA RACCONTARE
In collaborazione con EXPOSED Torino Foto Festival
In nessun genere musicale la fotografia ha contribuito a creare un immaginario tanto ricco come è accaduto al jazz. Incontreremo i grandi fotografi americani del passato da William Gottlieb a William Claxton, i contemporanei come Jimmy Katz e gli europei: uno su tutti Guy Le Querrec insieme a un Doisneau poco conosciuto in ambito musicale. Parleremo anche degli italiani, da Giuseppe Pino a Ugo Mulas fino a oggi. Conferenza e proiezioni a cura di Pino Ninfa, uno dei massimi fotografi italiani di jazz (e non solo).
In collaborazione con EXPOSED Torino Foto Festival
MAIN, H 18 – TEATRO JUVARRA (PRODUZIONE ORIGINALE TJF)
KORO ALMOST BRASS QUINTET
“LONELY HOUSE. LA MUSICA DI KURT WEILL”
Mirco Rubegni, tromba
Cristiano Arcelli, sax alto, arrangiamenti
Giovanni Hoffer, corno
Massimo Morganti, trombone
Glauco Benedetti, tuba
Dalla Berlino degli anni Venti a New York passando per Parigi, Kurt Weill ha composto le musiche che descrivono un’epoca. Il quintetto Koro con la musica di Weill diventa una piccola banda, un gruppo di solisti, una sezione fiati jazz, un ensemble da camera che percorre le galassie di una musica tra pop, classica e jazz, capace di perdersi tra le stelle. Questa singolare formazione rivisita l’idea del quintetto di musica classica “quasi” tutto di ottoni, come recita il nome del gruppo, con la presenza, a scompaginare le carte, del sassofono dell’arrangiatore del progetto Cristiano Arcelli.
CINEMA, H 18:30 – CINEMA MASSIMO
LA CANTINA, ALTRI APPUNTI SUL JAZZ
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema
di Toni Lama, Stefano Landini e Andrea Polinelli (Italia 2024, 55’, col.)
Omaggio a Toni Lama e Stefano Landini Un film su come sia nato il jazz a Bologna e come contribuisca all’ambiente musicale italiano attraverso la seconda metà del ‘900. Il documentario completa il trittico composto da Compro oro sullo Swing Club di Torino e Cocktail bar sul Music Inn di Roma, – un trittico concepito da Toni Lama, collezionista, organizzatore, agente torinese – e rappresenta un contributo prezioso per capire il passato del jazz mentre ne interpretiamo l’attualità. All’interno di un contenitore rappresentato da un concerto jazz registrato dal vivo nel 2025 presso il Camera Jazz Club di Bologna, si inseriscono le interviste ad alcuni dei più significativi personaggi che hanno segnato la storia del jazz a Bologna. Questa proiezione è dedicata al compianto Toni Lama e al regista Stefano Landini, scomparso di recente. Il film è introdotto da Andrea Polinelli e Roberto Gambacorta.
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema.
MAIN, H 21 – TEATRO COLOSSEO
LAKECIA BENJAMIN “PHOENIX REIMAGINED”
Lakecia Benjamin, sax alto, composizione
John Chin, pianoforte, tastiere
Elias Bailey, contrabbasso
Dorian Phelps, batteria
Lakecia Benjamin è certamente la sassofonista e compositrice più interessante emersa dal panorama americano degli ultimi anni. La sua unione di r&b, hip hop, jazz e funk ha conquistato ovunque il pubblico dal vivo e pur avendo prodotto dischi bellissimi con grandi ospiti, è nella dimensione concertistica che la sua energia si libera completamente. Il repertorio parte dal disco Phoenix (2023), rappresenta un commento sociale sulla vita negli Stati Uniti e insieme anche un percorso personale intrapreso dopo il gravissimo incidente d’auto che nel 2021 l’ha messa in pericolo di vita e dal quale è rinata, come una fenice. In equilibrio tra la tradizione — pensiamo al lungo apprendistato con il suo mentore Gary Bartz o al riuscito omaggio a John Coltrane — e la contemporaneità, Benjamin è aperta a tutte le forme musicali che ha assorbito e suonato nella sua New York, dalle rime della black poetry a quelle di Kendrick Lamar a tutte le varie declinazioni della musica latina. Il concerto diventa un rito coinvolgente, all’insegna della spiritualità, dell’energia e del ritmo. Prima del concerto, consegna della borsa di studio Memorial Sergio Ramella, voluta da AICS Torino APS, a uno studente del Dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi.
CL(H)UB, H 21:30 – SNODO PRESSO OGR
ETTORE FIORAVANTI BOE/BUOYS “LE BOE FEATURING
MARKUS STOCKHAUSEN”
Ettore Fioravanti, batteria
Markus Stockhausen, tromba e flicorno
Furio di Castri, contrabbasso
Achille Succi, sax alto e clarinetto basso
Danilo Tarso, pianoforte
Ecco come il batterista e compositore racconta questo concerto con ospite d’eccezione Markus Stockhausen: «Ho voluto ricreare quella magia che tanto mi aveva ammaliato: suonare liberi e gentili, decodificare un segno come fosse una nota e viceversa, usare materiali melodici, ritmici, armonici, timbrici come punto di partenza e porsi come obiettivo un’altra traccia musicale, come fossero tante boe per navigare nel mare dei suoni, paletti per sciare uno slalom, obbligati che si trasformano in piaceri da assaporare, per poi gustarne un altro, e un altro ancora, e così via fino ad esser sazi».
Info su ingressi e biglietti
Urban Lab piazza
Palazzo di Città 8/F
Tel. +39.011.01124777
tjftickets@comune.torino.it
Martedì-sabato 10.30-18, aperta tutti i giorni da martedì 22 a mercoledì 30 aprile
Per le modalità di acquisto dei biglietti per persone con disabilità fisica tel 011.01124777 nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria
www.torinojazzfestival.it
www.vivaticket.it
Se ancora disponibili, i biglietti saranno posti in vendita presso le sedi dei concerti 45 minuti prima dell’inizio.
(27 aprile 2025)
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