di Giovanna Di Rosa
Pensava di far bene, Chiara Appendino e forse pensava che qualcuno l’avrebbe seguita sulla strada del suo suicidio politico. Il terzo: il suicidio come Sindaca, il suicidio come parlamentare e il suicidio come dimissionaria. Tanta pervicacia si spiega solo con una granitica convinzione di avere ragione: che è maniera migliore di avere torto su tutti i fronti.
I venti membri del parlamentino a cinque stelle l’hanno fatta a pezzi, ed è un peccato non avere avuto la possibilità di seguire il massacro in streaming come il 5stellismo d’antan ha fatto con Bersani trattandolo come una pezza da piedi. Informiamo Appendino che Bersani è sempre lì. Chi si è suicidata è lei.
Non c’è andato giù leggero Giuseppe Conte, presidente attuale del M5S e successore di se stesso per mancanza di concorrenza interna – oltre a essere colui che Appendino l’ha nominata alla vicepresidenza; scrive Repubblica che le sette ore di politburo pentastellato erano state precedute da un’Appendinata, l’ennesima, dove l’ex sindaca di Torino che nessuno ricorda se non per i fatti che sono noti, dove lei rivendicava “le origini «antisistema» del grillismo chiedendo un ritorno alle antiche radici, «perché sembra che ci siamo normalizzati». Lei che è stata Sindaca dentro il sistema dimostrando nei fatti (e nella condanna) di non sapere gestire né il potere né le emergenze.
Ma siccome Conte sa quello che fa – anche se può non piacere, legittimamente – le ha fatto notare uno “Senti Chiara, tu sei stata sindaca di Torino, io ho fatto il presidente del Consiglio, facciamo ridere se torniamo quelli antisistema. Piuttosto siamo e possiamo essere ancora di più una forza di cambiamento, ma per cambiare devi poter incidere”. Lezione di abc della politica a una deputata che chissà perché sta lì. Si dimetta.
Ma Conte non si è fermato lì: ha ricordato ad una Appendino completamente isolata due dettagli, usando i guanti della festa: “Chiara io rispetto la tua posizione, e mi batterò sempre affinché tu la possa esprimere liberamente, ma mi spieghi che vuol dire avere una postura diversa? Ti sei dimenticata delle manifestazioni che abbiamo fatto contro il riarmo europeo a Strasburgo e all’Aja, del fatto che siamo stati noi a trascinare il Pd su Gaza? Non capisci che così fai un danno enorme al Movimento e soprattutto a Roberto Fico?“.
E lei che pensava di far bene ora è fuori dai giochi. Noi, affranti come tutti dal dolore, possiamo consolarci con il fatto che in televisione la vedremo molto meno. A lei forse non resta che il gruppo misto; o tornare sui suoi passi; o pregare.
Amen.
(20 ottobre 2025)
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