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Il caso dei “gay e trans più a rischio” della circolare del Piemonte sul Mpox (come da circolare ministeriale del 2022)

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Esplode il caso della circolare della Regione Piemonte sul contagio da Mpox (anche vaiolo delle scimmie) che citerebbe, tra le categorie a rischio [sic] “Gay e trans”, cosa che francamente farebbe gridare non solo allo scandalo. Tuttavia dando un’occhiata in giro di questa affermazione, nella circolare della Regione Piemonte incriminata, non abbiamo trovato traccia. Indaghiamo.

Saranno stati così veloci da cancellarla subito? Può darsi. Sta di fatto che ora (scriviamo alle 16.08 del 23 agosto) la circolare è quella che segue:

La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha diramato, a seguito della nota del Ministero della Salute di lunedì 19 agosto, una circolare di aggiornamento sulla malattia Mpox (vaiolo delle scimmie).

Alle direzioni della Aziende Sanitarie Regionali, in particolare, sono state inviate alcune raccomandazioni per la sensibilizzazione di medici e operatori sanitari sui possibili casi di Mpox associati ai viaggi causati dal clade I di Mpxv, inclusa la possibilità di diverse presentazioni cliniche, trasmissione attraverso vie sessuali e non sessuali e diversi gruppi colpiti rispetto alla precedente epidemia di Mpox clade II, con una particolare attenzione al rafforzamento delle misure di protezione degli operatori sanitari stessi e dei caregiver.

Per quanto riguarda la vaccinazione, invece, viene ricordato nella circolare che la strategia vaccinale rimane quella stabilita nelle precedenti note regionali del 2022 e del 2023, sottolineando come in questo momento la possibilità di avere le dosi del vaccino utilizzabile in Italia (Imvanex) è possibile nei quattro punti vaccinali individuati sul territorio piemontese: Asl Al, Asl Cn1, Asl Vc e Asl Città di Torino.

I soggetti a rischio, individuati nella circolare e riportati sul portale nazionale https://www.salute.gov.it/portale/vaioloScimmie/homeVaioloScimmie.jsp , ai quali è raccomandata la vaccinazione, possono effettuare una preadesione direttamente tramite il Servizio online del Portale Salute Piemonte (https://sansol.isan.csi.it/la-mia-salute/vaccinazioni/#/anonimo/benvenuto).

Maggiori informazioni e i dettagli della strategia vaccinale, e più in generale sul vaiolo delle scimmie e le azioni intraprese dalla Regione Piemonte, sono disponibili alla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/monkey-pox-virus.

La pagina della Regione cita anche il sito governativo del Ministero della Salute e nemmeno lì troviamo traccia della frase-scandalo. L’avranno cancellata anche loro? Andiamo a vedere e la riportiamo, integrale, qui sotto:

“La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo, poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise”.

È quanto dichiara Mara Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute. 

“Il Ministero della Salute – aggiunge – ha attivato i canali operativi con AIFA e ISS per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale. La scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno e stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera. Inoltre – conclude Campitiello – è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il Ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato”.

Il 14 agosto scorso l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato nuovamente Mpox un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale (Pheic) al termine di una lunga riunione del comitato di emergenza chiamato ad analizzare i rischi connessi all’epidemia partita nei mesi scorsi dalla Repubblica Democratica del Congo. 

Il 15 agosto la Svezia ha poi annunciato il primo contagio importato al di fuori dell’Africa.

L’11 maggio 2023 l’OMS aveva dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale di Mpox iniziata il 23 luglio 2022.

Ci sono poi le indicazioni del Ministero della Salute con le avvertenze sanitarie che vengono diramate in questi casi. Anche qui di “gay e trans categorie più a rischio” non troviamo traccia, ma troviamo altre indicazioni che leggete di seguito:

Indipendentemente dal clade virale, il virus che causa mpox può diffondersi mediante la trasmissione da persona a persona attraverso contatti fisici stretti, come i rapporti sessuali, ma anche i contatti familiari. Per contatti stretti si intendono:

  • il contatto diretto pelle a pelle con le lesioni cutanee infette;
  • il contatto bocca a bocca o bocca-pelle (baci), faccia a faccia (anche parlando o respirando in modo ravvicinato);
  • il contatto con la saliva e le secrezioni delle vie respiratorie superiori in modo ravvicinato e prolungato;
  • il sesso orale, anale o vaginale, o il contatto con i genitali (pene, testicoli, labbra e vagina) o con l’ano.

L’infezione può essere trasmessa anche da fomiti (biancheria, indumenti) o da superfici contaminate. Il virus può anche essere trasmesso dalla madre al feto durante la gravidanza, durante o dopo il parto attraverso il contatto pelle a pelle dalla madre al bambino, o da una persona adulta affetta da mpox a un neonato o a un bambino durante un contatto stretto. Questo alla luce delle conoscenze attuali. Sono comunque necessarie ulteriori ricerche su come il virus che causa mpox, anche in rapporto ai diversi clade, si trasmetta durante le epidemie in differenti contesti e condizioni. Sulla base delle ulteriori acquisizioni e conoscenze sulle vie di trasmissione del virus MPXV, il contenuto della presente circolare potrà essere aggiornato.

Nel caso ne sappiate più di noi vi preghiamo di tenerci al corrente sapendo che gli insulti vorremmo venissero riservati alle pagine social, così che siano più pubblici e procurino maggiore soddisfazione a chi li digita.

Eppure persino Open, che non ci sembra specializzato in gossip omofobo cita testualmente e virgolettando: “Persone gay, transgender, bisessuali e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (msm) che rientrino nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi tre mesi) con più partner sessuali; partecipazione ad eventi sessuali di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali, club, cruising e saune; recente infezione sessuale trasmessa; abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche”.

Poi si guarda meglio, perché in questo paese bisogna sempre guardare meglio, e si scopre che la circolare citata dalla Regione Piemonte è circolare ministeriale del 2022 che si sofferma con allegrezza sulla comunità LGBTI come comunità a rischio (definizione che ci si augurava cancellata dagli anni ’80), perché una qualche spruzzatina di omofobia e discriminazione non fa mai male, e che il sito del Ministero regala quest’ultimo capolavoro.

La maggior parte dei casi segnalati di vaiolo delle scimmie nel 2022-2023 è stata rilevata nei maschi tra i 18 e i 50 anni e, per ora, principalmente – ma non esclusivamente – tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). Tuttavia, il virus può essere trasmesso a tutti.

La risposta alla voce “Chi è a rischio di contrarre il Mpox“. Per i precisetti.

 

 

(23 agosto 2024)

©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

 

 

 

 

 



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