di Redazione, #Piemonte twitter@torinonewsgaia #PDPiemonte
Riportiamo le dichiarazioni di Paolo Furia, Segretario Regionale PD Piemonte:
Credito d’imposta per le aziende che hanno perso il 25% del fatturato o più, cassa integrazione in deroga in tutta Italia e accelerazione dei percorsi di assunzione di personale medico specializzato: sono queste le misure più urgenti proposte dal Governo, dal valore di circa 3, 6 miliardi di euro che saranno fatti in deficit. Un aumento del deficit del tutto sostenibile anche in presenza delle regole europee, considerato che l’Italia ha un avanzo primario (ossia, la differenza tra le entrate e le spese al netto degli interessi sul debito) del 1,7%; per tenere bassi i tassi d’interesse occorre, invece, che faccia la sua parte la Banca Centrale Europea.
E’ bene avere consapevolezza degli effetti che la vicenda del coronavirus produce sull’intero sistema paese ed in particolare sulle regioni del Nord, non solamente sulle zone rosse nello specifico. Ecco perché auspichiamo una positiva sinergia tra Regione Piemonte e Ministeri competenti per sbloccare misure di accesso al credito, sospensione pagamento di contributi e rimodulazione uso delle risorse del Fondo Sociale Europeo.
Questa situazione d’emergenza dimostra anche che la sanità e in generale i servizi pubblici devono essere difesi e rafforzati. Il blocco delle assunzioni nel contesto medico e infermieristico, con relativa carenza di borse per scuole di specializzazione e quindi carenza di medici formati pronti per essere assunti, è il colpevole effetto di politiche di contenimento di spesa non lungimiranti, che non hanno saputo considerare l’assunzione di personale giovane e preparato nei sistemi educativi e della ricerca, nel sistema sanitario ed in generale nel pubblico impiego come un valore aggiunto per l’economia e la coesione sociale.
L’Italia ce la farà, il Piemonte ce la farà, ma segniamoci sin da subito l’appunto seguente: che non è il caso di ampliare ulteriormente gli spazi della sanità privata in Piemonte (alla quale, comunque, il pubblico paga tutti i servizi convenzionati), mentre è assolutamente necessario irrorare il sistema sanitario pubblico con nuovi medici e infermieri.
(4 marzo 2020)
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