di Redazione, #Torino
Volevamo chiedere a Meloni e Salvini i cui partiti si oppongono insensatamente all’approvazione del Ddl Zan, se si sono accorti che la gente viene pestata semplicemente perché vive, prendendo come scusa il loro orientamento sessuale, il loro essere donne o il loro essere portatori di handicap, mentre loro – col capogruppo leghista in commissione e le ultime dichiarazioni di Meloni “Se le cose sono andate come scrivono i giornali…” e via la solidarietà di facciata – impediscono l’approvazione della aggravanti omofobe, misogine e sull’abilismo della Legge mancino attraverso il Ddl Zan.
Dovrebbero vergognarsi, ma pensano solo al tornaconto personale in termini di voti e al delirante progetto politico illiberale al Parlamento Europeo per il “bene degli Italiani”. Basta che non siano gay, lesbiche, donne o diversamente abili?
E’ possibile di fronte ai continui pestaggi, abusi, insulti, non approvare una legge che semplicemente include l’aggravante se l’abuso, il pestaggio, viene perpetrato nei confronti di odio ingiustificato nei confronti di una determinata categoria di persone? E’ possibile continuare a propagandare, dentro e fuori l’estrema destra che basterebbe applicare la Legge Mancino quando sarebbe proprio l’approvazione del Ddl Zan ad inserire dentro la Legge Mancino le aggravanti relative ad omofobia, misoginia (misoginia, Meloni, means odio contro le donne, Lei che ha studiato le lingue) ed abilismo?
E’ possibile continuare a governare a suon di propaganda bugiarda ed opportunista?
A bloccare il testo del Ddl Zan, impedendone addirittura la discussione, è infatti il presidente della commissione Giustizia del Carroccio Andrea Ostellari: il leghista che sta rimandando la calendarizzazione con la motivazione che “la legge non è una priorità” per l’esecutivo. Alla legge Lega e Fratelli d’Italia si oppongono da sempre, mentre la gente viene pestata, le donne ammazzate, i disabili discriminati senza che la Legge preveda aggravanti.
Sulla questione interviene la Sindaca Appendino che invita all’immediata approvazione del Ddl Zan bloccato dalla Lega che non ne vuole la discussione. Interviene anche il segretario regionale del PD Piemonte Paolo Furia che da noi interpellato dichiara che “il ddl zan va votato e approvato perché quando vi sono violenze motivate da elementi di discriminazione la violenza è doppia e va contrastata da un’azione penale specifica” ed esprime “solidarietà nei confronti della persona offesa” garantendo “la nostra battaglia continuerà”.
(11 aprile 2021)
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