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A Torino il Béjart Ballet Lausanne dal 14 al 17 settembre

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di Redazione Piemonte

Il Béjart Ballet Lausanne è protagonista del secondo appuntamento con la danza del Regio Opera Festival: mercoledì 14, giovedì 15 e sabato 17 settembre alle ore 20. In programma: la prima nazionale di Alors on danse… ! su musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan, coreografia di Gil Roman; a seguire due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice Béjart: L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel.

Il Regio Opera Festival è realizzato con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino.

Sin dalla sua nascita nel 1987, il Béjart Ballet Lausanne è un punto di riferimento nel mondo coreografico. Successore scelto da Maurice Béjart, Gil Roman guida la compagnia e ne conserva la tradizione di eccellenza artistica, sin dalla scomparsa del Maestro nel 2007. Il desiderio di Maurice Béjart è sempre stato quello di aprire il mondo del balletto a un pubblico più vasto. Animati dal suo stesso spirito, Gil Roman e i suoi ballerini si esibiscono in tutto il mondo. Dal 2007, con la sua ricerca e il suo lavoro sulla creazione contemporanea, Gil Roman mantiene e sviluppa il repertorio del Béjart Ballet Lausanne al centro del quale si trova il lavoro di Béjart, con coreografie emblematiche, come Le Sacre du Printemps, Boléro, La IXe Symphonie o Ballet for Life, insieme ad altre che Roman fa scoprire o riscoprire al pubblico, come Piaf o La Flûte enchantée. Coreografo da oltre 20 anni, il direttore artistico ha nutrito tale repertorio con le proprie creazioni, assieme a quelle di Alonzo King, Tony Fabre, Christophe Garcia, Giorgio Madia, Julio Arozarena, Yuka Oishi, che hanno contribuito allo sviluppo creativo della compagnia, la quale rimane fedele alla sua vocazione: preservare il lavoro di Béjart, pur dedicando uno spazio alla creazione.

L’Orchestra del Teatro Regio, diretta per l’occasione dal maestro Gaviel Heine, esegue le partiture de L’Uccello di fuoco e di Boléro. Heine è uno dei più entusiasmanti e sfaccettati talenti della direzione d’orchestra della sua generazione, attivo in campo operistico, ballettistico e sinfonico. Dal 2011 è Direttore musicale della Northern Lights Festival Opera del Minnesota, e in precedenza ha ricoperto il ruolo di Direttore principale della Kharkiv Symphony Orchestra (dal 2003 al 2007), e quello di Assistente Direttore del Center City Opera Theatre di Filadelfia (dal 2006 al 2007).

In apertura di serata, la prima nazionale di Alors on danse… ! su musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan e coreografia di Gil Roman, che così descrive la sua ultima creazione: «In questo periodo travagliato abbiamo desiderato la leggerezza. Ho quindi composto una serie di coreografie, articolate attorno alla tecnica classica, che non hanno altro soggetto che il piacere della danza.

A seguire, due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice Béjart: L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel. Nella prima coreografia Maurice Béjart alimenta e rivoluziona questo grande classico del ‘900, come egli stesso affermò, «ritrovando i due elementi choc che furono alla base della creazione: Stravinskij musicista russo, Stravinskij musicista rivoluzionario. L’Uccello di fuoco, fiammante Fenice che risorge, come il Poeta/Rivoluzionario e le idee che non muoiono mai». Su Boléro tutto sembra essere già stato detto, di come Ravel lo compose nel 1928 su commissione di Ida Rubinstein, del debutto béjartiano nel 1961 a Bruxelles, delle star che hanno fortemente voluto interpretarlo e che l’hanno reso famoso arricchendolo con il proprio tocco personale: «In un lavoro coreografico il ballerino conta molto di più della coreografia. È il corpo del ballerino a essere il vero autore dell’opera. Ho detto spesso che la coreografia si fa in due, come l’amore» (Maurice Béjart, La Stampa, 1985). Forse quel che vale la pena aggiungere è l’emozione che si legge nei commenti: se si cerca questo titolo su YouTube, in tutte le lingue del mondo è espressa l’emozione per uno spettacolo unico, appassionante, commovente, da brivido… uno spettacolo che deve essere visto.

Il Regio Opera Festival si chiuderà giovedì 22 settembre alle ore 21 con il concerto della Banda dell’Esercito diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila. In programma, musiche di Clifton Williams, Ralph Vaughan Williams e John Williams.

L’ingresso è gratuito, con tagliandi da acquisire sul sito del Teatro Regio www.teatroregio.torino.it.

 

(12 settembre 2022)

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