“Sfide” tra ragione e Fede, tra l’uomo e Dio. Gli artisti di rilievo nazionale coinvolti propongono drammaturgie che “abitano” gli spazi fuori dai teatri della città, che creano dialogo con il pubblico, offrendo il loro punto di vista artistico su temi laici e religiosi del nostro tempo. Il tutto per attirare le attenzioni di credenti e laici, uomini e donne, anziani e bambini.
Essa è realizzata con la Città di Asti, con la partnership di Spazio KOR e con maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo. La rassegna è parte di PATRIC che ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle linee guida per progetti nell’ambito della cultura contemporanea che guardano al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.
La rassegna è sostenuta anche dalla Fondazione CRAsti, dalla Fondazione CRT e da numerose aziende locali che negli anni hanno creduto nel progetto, anche nei suoi positivi riscontri e nelle appassionanti ricadute sul territorio.
E’ realizzata in collaborazione con il Progetto Culturale della Diocesi di Asti.
Si tratta della settima edizione.
Lunedì 11 marzo alle ore 21 alla Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti ci sarà lo spettacolo “Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola” con il pluripremiato attore pugliese Luigi D’Elia, conosciuto dal pubblico astigiano.
Il giornalista Tommaso Chimenti lo ha recensito: “D’Elia ha quella grazia affabile alla quale ti puoi affidare, ti puoi sciogliere perché sai di essere in buone mani.”
Un ragazzo ricco, sorridente e pure bello. In lotta con la scuola e la sua famiglia. I domestici di casa lo chiamano “signorino”, e a lui non va giù. Ma è un figlio di papà che mentre i ragazzi della sua età vanno a combattere per Mussolini, studia da pittore. Eppure, sotto le bombe dell’estate del ’43 lascia la sua bella e comoda vita per farsi prete, senza immaginare che da lì a una decina d’anni verrà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appenino toscano dalla sua stessa Chiesa. Ma proprio lassù questo ragazzo ricco, sorridente e pure bello darà vita – con pochi ragazzi di mezza montagna – al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario e dinamitardo del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani.
La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, è scritta a quattro mani da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia e diretta da Fabrizio Saccomanno, un racconto che parla agli adulti dopo quattro narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano negli ultimi anni. È la storia di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Lassù c’è tutto il tempo che serve per aspettare gli ultimi.
Una storia raccontata da Luigi D’Elia, un artigiano della narrazione e un educatore ambientale. Luigi D’Elia, con i bambini, i ragazzi e le maestre ci lavora da oltre quindici anni tra la natura e i banchi di scuola.
“Cammelli a Barbiana” è un racconto a mani nude, senza costumi e senza scena. Un racconto duro,amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno, videro un cammello volare sulle loro teste.
La produzione è di INTI, con la collaborazione della Fondazione Don Lorenzo Milani e del festival Montagne Racconta.
Ingresso a offerta fino a esaurimento posti. Il programma completo sui siti e social del Teatro degli Acerbi. Per informazioni: 3518978847.
Il programma proseguirà venerdì 22 marzo alla Chiesa di San Martino con lo spettacolo “Giobbe, storia di un uomo semplice” con Roberto Anglisani, uno dei narratori più noti italiani.
(4 marzo 2024)
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