di Gaiaitalia.com, Torino
“L’approvazione, da parte dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, del Piano triennale per i servizi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano a Torino e nell’area metropolitana torinese, può avvenire solamente dopo un’analisi accurata condotta dal Comitato tecnico del bacino metropolitano di Torino e dal gruppo GTT”, questo burocratese stretto è parte del comunicato stampa dell’assessora ai trasporti del Comune di Torino, Maria Lapietra giunto in redazione. “Un esame – continua il burocratese dell’assessora – indispensabile per verificare che le risorse finanziarie messe a disposizione dal programma, la cui entità è progressivamente diminuita negli ultimi anni, si rivelino per il presente e l’immediato futuro almeno sufficienti a garantire la copertura della spesa per quei servizi minimi per i quali, già in precedenza, era stato chiesto che venissero espressamente indicati all’interno del programma”.
Domanda dei cittadini torinesi che non parlano il burocratese: “Chi doveva pensarci a quelle risorse, noi?”.
Niente paura, l’assessora ai Trasporti “evidenza” che, in tema di risorse e servizi minimi, tra i principali nodi da sciogliere per il trasporto pubblico nel bacino del capoluogo, vi è quello relativo all’esercizio della metropolitana di Torino “inserita come servizio minimo, ma non ha ancora copertura finanziaria. Un problema soprattutto in previsione dei prolungamenti in fase di realizzazione e in progetto”.
Domanda dei cittadini torinesi che non si riempiono la bocca di burocratese: “E chi governa e doveva fare miracoli e non li ha fatti per via del famoso “buco di Fassino” che non è mai esistito, dov’era quando si parlava di metropolitane e coperture? Dovremo cominciare ad andare a piedi?”.
Sempre i soliti questi del M5S dei miracoli…
(29 maggio 2017)
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