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Gallo (PD): “Un traguardo l’approvazione della proposta al parlamento del vincolo del 7,5% del PIL”

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“E’ sicuramente un traguardo per il Piemonte che, oggi, l’Aula di Palazzo Lascaris affronti le proposte al Parlamento, di Giunta e del Partito Democratico, che toccano uno stesso, importantissimo tema: la necessità che l’importo delle risorse finanziarie destinate al servizio sanitario nazionale sia determinato in misura non inferiore al 7,5% del PIL dell’anno precedente. Dietro a questa scelta c’è la consapevolezza dell’importanza di finanziare il SSN, un bene collettivo. Questo vincolo dovrebbe entrare in Costituzione esattamente come il pareggio di Bilancio. Il Partito Democratico, presentando questa proposta, nel luglio scorso, ha voluto dire concretamente basta ai tagli alla sanità e riteniamo importante che la Giunta l’abbia voluta condividere. Il SSN è un bene collettivo e il suo finanziamento non può e non deve mai essere oggetto di discussione, ma una certezza. La pandemia ci ha drammaticamente messo di fronte all’importanza della nostra sanità. Sulla salute non si può tagliare” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Il Covid – prosegue l’esponente dem – ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario e ci ha dimostrato con chiarezza quanto sia importante rafforzare e potenziare la sanità pubblica e, adesso, la nuova crisi economica, causata dai conflitti, sta drammaticamente spingendo molti italiani verso la scelta di rinunciare a prevenzione e cure. I numeri ci dicono che il centrodestra al Governo sta andando nella direzione opposta. I Governi Conte e Draghi, nonostante le gravi difficoltà, sono riusciti a mantenere la spesa sanitaria intorno al 7% del PIL: 7,4% nel 2020, 7,2% nel 2021, 7 % nel 2022. Le previsioni per il triennio 2023-2025, sotto il Governo Meloni, disegnano una discesa costante: 6,6% nel 2023, 6,3% nel 2024, 6,2% nel 2025. Il Partito Democratico, ancora una volta, ha scelto di essere al fianco dei cittadini, attraverso proposte serie e concrete”.

“Purtroppo – afferma Gallo – la Legge Finanziaria, in discussione a Roma, se da un lato stanzia 3 miliardi in più per la spesa sanitaria dall’altro raggiunge appena il 6% del Pil e la destinazione di queste risorse non è quella che servirebbe al Paese. Certo è importante prevedere il rinnovo contrattuale per i medici, tuttavia la misura sulle pensioni rischia di vedere uscire dal mondo del lavoro un numero molto alto di medici che lasceranno scoperti servizi. La nuova legge, inoltre, non abolisce il tetto di spesa sul personale e non inserisce risorse per nuove assunzioni, se non nel 2025 e per potenziare il sistema territoriale”.

“Infine – conclude Gallo – la Finanziaria prevede, ed è la cosa più preoccupante, la riduzione delle liste d’attesa, non attraverso assunzioni riorganizzazione e rimodulazione dei processi, ma attraverso un aumento di trasferimenti ai privati. In un momento in cui il Governo sceglie un modello sempre più orientato alla sanità privata il Partito Democratico sceglie, invece, di proseguire la battaglia a sostegno di una sanità pubblica che deve essere rafforzata, modernizzata e sostenuta attraverso uno stanziamento consistente di risorse e una sua profonda riorganizzazione”.

 

(31 ottobre 2023)

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