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Torino Jazz Festival 2024, dell’incontro e della libertà

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di Mirko Saporita

Presentata oggi in conferenza stampa la programmazione della dodicesima edizione del Torino Jazz Festival 2024, che avrà inizio il prossimo 20 aprile e proporrà centoquattro appuntamenti per la lunghezza di undici giorni di festival. Di questi momenti cinquantasette sono dedicati a dare spazio ai duecentottanta musicisti che si alterneranno nell’ampio ventaglio di luoghi del torinese: Teatro Regio, Hiroshima Mon Amour, Teatro Alfieri, Teatro Colosseo, Bunker, Cap 10100 sono solo alcuni fra i ritrovi giovanili – tanto cari alla cittadinanza- che verranno coinvolti nel Torino Jazz Festival.

Oltre a questi, ci sono luoghi dove sarà proprio il festival ad avvicinarsi grazie al Progetto Jazz Blitz, che porta trentatré eventi musicali nei luoghi di assistenza, accoglienza, nelle strutture per disabili e nei luoghi di detenzione. Il progetto rispecchia il pensiero della “musica aldilà delle categorie” del jazzista Duke Ellington, omaggiato in questa edizione del TJF, nel cinquantesimo dalla sua scomparsa, con un doppio progetto musicale: “Suite Duke” affidato a Alexander Hawkins e Matt Wright e “Down Bit Duke” che rispolvererà e rinnoverà le musiche della celebre pellicola «Anatomia di un omicidio».

Per il 25 aprile, Giornata della Liberazione dal nazifascismo, due saranno gli eventi principali impegnati nel commemorare tale data. All’interno del club Hiroshima Mon Amour si esibirà Sélébéyone, gruppo che ha saputo unire i generi rap ed elettronica al jazz, con testi inglesi e wolof (lingua parlata in Senegal, Mauritania e Gambia), mentre Fatoumata Diawara colorerà con il suo concerto Musica della Liberazione il Teatro Regio.

Il 26 e il 28 aprile due grandi eventi musicali dedicati al pubblico giovanile verranno presentati al Bunker tramite la band dei Ghost Horse, che affondano le proprie radici nelle sonorità latine ed africane, proponendo un mix di jazz, hip hop e blues e i The end, con lo scandinavo Mats Gustafsson (leader e sax dei Fire! Orchestra) che sono invece un progetto musicale multiculturale nato nel 2018 e che si autodefinisce «poetico e brutale».

In un contesto volutamente di nicchia, la Casa Teatro Ragazzi di Torino ospiterà invece Sakina Abdou per un concerto di soli cinquanta posti. Rosco Mitchell e l’italiano Michele Rabbia duetteranno in anteprima domenica 28 aprile. Nello stesso giorno il TJF collaborerà per la prima volta con l’altro festival locale dedicato alle musicalità jazz e affini, Jazz is Dead, riportando in città John Zorn con il suo New Masada Quartet.

Il 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz, chiuderanno il festival Eric Mingus & Silvia Bolognesi con uno spettacolo alle 18 presso la Casa Teatro Ragazzi e poi, in prima serata, il quarantennale progetto Paolo Fresu Quintet, in collaborazione con la Torino Jazz Orchestra e con la direzione di Paolo Silvestri si esibiranno nella cornice dell’Auditorium Giovanni Agnelli.

Anche per questa edizione la volontà di permettere la massima partecipazione agli eventi per tutte le fasce di età ha fatto sì che i prezzi dei biglietti rimangano fra i 5 e i 25€; inoltre ai minori under 14 l’ingresso viene concesso alla cifra simbolica di 1€. La programmazione completa disponibile su http://www.torinojazzfestival.it/, biglietteria aperta dal 9 marzo.

 

(7 marzo 2024)

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