
di G.G.
Non passa giorno senza che uno straordinario, e straordinariamente pregnante, intervento politico di un qualsiasi esponenti del M5S non scuota dalle fondamenta questo ansimante umano vivere alla ricerca di un verbo, uno qualsiasi, che lo tolga dall’incertezza di una vita che, alla fine, non è nient’altro che un contratto a termine. Così che mentre i demenziali esponenti della Setta del Sacro Blog cercano disperatamente di diventare immortali ci resta la consolazione che ci penserà il tempo.
Intanto, mentre quel tempo si avvicina nell’inconcludenza della Giunta Appendino (quella brava), dobbiamo sorbirci l’intervento dell’esponente della Setta a 5Stelle ed il suo anatema: “Il turismo crea lavoro per qualche giorno. Gli alberghi, ristoranti e bar del centro città pieni con un via vai di turisti dà lustro e il giusto merito alla nostra bella Torino nel mondo. Attrarre imprese che vogliano insediarsi a Torino e investire nel tempo può dare invece lavoro ai torinesi per 365 giorni all’anno. Questo è il nostro obiettivo”. Così riporta Repubblica l’intervento, che messo giù così farebbe pensare ad un erroretto del Movimentista pentastellato che ha poca dimestichezza coi costrutti sintattici, e nemmeno questa sarebbe una novità. E’ davvero il primo politico che sputa sui posti di lavoro creati dal turismo. Bisogna pur distinguersi.
Dunque ora l’attenzione dei grillini si sposta verso il procacciare imprese che vogliano insediarsi a Torino. Noi, che siamo piccolini piccolini, ma cresceremo, avevamo avuto l’idea di insediarci a Torino, e crescere lì. Non abbiamo fatto nemmeno in tempo ad iniziare a parlarne che chi si occupa di consigliarci su queste questioni ci aveva già gridato un “No” a 120 decibel, poi sono bastate due uscite della giunta di Quella Brava per farci cambiare idea. Cioè, con quello che dicono pubblicamente i rappresentanti delle Giunte a 5Stelle si può davvero pensare che chi vuole investire lo faccia a Torino o a Roma?
Il presidente della Commissione Bilancio del Comune Antonio Fornari ha poi dimenticato di far parte dello stesso M5S del quale fanno parte gli indagati Luigi Di Maio e Virginia Raggi, quest’ultima da oggi sarà ricordata in eterno come la Sindaca dei Sesterzi, e guidati da un guitto che vanta una serie di condanne che nessuno qui vorrebbe avere sul groppone e qualora le avesse, si guarderebbe bene dall’esporle in politica. Di fatto pare che ad almeno un 25% di Italiani la cosa vada a genio, così è pensabile che il buon Fornari nel suo sgrammaticato post su Facebook dove rende noto il suo cianfrusagliero pensiero, abbia trovato un seguito. In ogni caso lo trovate qui sotto insieme ad una foto di Quella Brava con un rappresentante dell’Unione Industriali.
Poniamo quindi un quesito: si ha la sensazione che questi esponenti della Grilliche Giunte, avendo fatto praticamente nulla nella loro nulla esistenza, sperimentino i loro sogni, le loro opinioni personali, piuttosto che preoccuparsi del benessere di una città come Torino che in 12 mesi di governo di Quella Brava ha perso tutta la credibilità conquistata in cinque anni di Governo Fassino – rigido e paludato, ma efficace – e che, dimenticandosi dei buoni propositi da scolaretti sotto il giogo del professorone Grillo, screditino qualsiasi tipo di iniziativa che non vada nella direzione del sogno a 5Stelle che, viene il sospetto, dev’essere quello di sfuggire alla disoccupazione generata dalla loro cronica incapacità facendola pagare, quell’incapacità, ai cittadini tutti. E quale escamotage migliore di diventare governanti di coloro che in fondo odiano?
Quella Brava tace, nel frattempo – che non è mai un buon segno – noi rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi delle demenziali misure politiche degli esponenti del M5S, umili ed illuminati esponenti, si vede dalla foto in alto, della politica del cittadino che viene dal basso.
Appunto.
(14 luglio 2017)
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