Eccolo quello che “Mi vergogno di chi coinvolge i bambini nella polemica politica” e via ramanzine…

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di Giovanna Di Rosa #Maiconsalvini twitter@torinonewsgaia #Maiconlalega

 

Cosa volete mai dirgli, l’uomo è fatto così. Tutto è funzionale al suo ego ipertrofico, tutto è funzionale – nella sua mente, ma anche in quella di chi gli gestisce i social, e sta clamorosamente sbagliando il tiro – a recuperare i consensi che continua a perdere. Così ecco l’uomo che “Non parlo di figli e minori che vanno tenuti fuori dalla polemica politica. Mi vergogno di chi coinvolge i bambini nella polemica politica” e portava sul palco una bambina che teneva in braccio, succedeva in provincia di Reggio Emilia, presentarsi in tutto il suo splendore sui social insieme alla sua bambina, una minore, senza che nessuno si occupasse di nasconderne il viso. Chissà come la chiama lui questa cosa…

La foto pubblicata dall’Huffington Post attribuita ad un post di Matteo Salvini su Twitter (del quale oggi, 2 agosto 2020, non abbiamo trovato traccia)

La foto è ripresa dall’Huffington Post dal profilo Pinterest dell’ex ministro dell’Interno in esilio al Papeete deserto da dove, inquadrando solo se stesso, dice che c’è un mare di italiani arrivati lì per ascoltarlo. Forse si confonde col Mar Morto. Di fatto riesce a contravvenire, con la nonchalance che gli è propria, a quanto ordina agli altri. “Mi vergogno di chi coinvolge i bambini nella polemica politica” tuona il tribuno, ma poi Salvini – ci dev’essere uno sdoppiamento di personalità o forse non essendo direttamente lui a postare le foto si sente mondato da ogni responsabilità – mette la foto dei sé con la figlia sulle spalle e il suo servizio social non effettua il pixellaggio del viso della minore?

Nemmeno la mancanza di scrupoli giustifica un atteggiamento simile. Salvini si sta bruciando con le sue mani. Ed il suo profilo Twitter è ritornato agli antichi splendori [sic] con toni irricevibili, foto montate ad arte, insinuazioni, insomma l’ignoranza e la cattiveria del popolo leghista va nutrita fino alla morte, essendo l’unico carburante che tiene in vita il sogno di gloria salviniano che sta per essere divorato da Fratelli d’Italia e dalla Le Pen della Garbatella.

 

(2 agosto 2020)

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